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Tubi di plastica per domare lincendio
Sembra un paradosso, ma le poche postazioni antincendio di Cefalù hanno i bocchettoni di plastica. Cè del comico nella tragedia, il fuoco avvolge la plastica che si accortoccia su se stessa. Ogni precauzione, ogni possibilità dintervento odora di plastica bruciata e di beffa. Laria nella centrale operativa a Palermo, lì dove cè il comando provinciale dei vigili del fuoco, è ancora più calda di quella che si respira sullisola. I venti telefoni del 115 squillano senza sosta. I pompieri hanno predisposto turni di 24 ore su 24. Quasi tutti i paesi colpiti dalle fiamme hanno bisogno dacqua. La gente si attrezza come può. In tanti utilizzano lacqua della piscina. Fanno la spola con i secchi, caricano e scaricano, in un esercizio disperato e inutile. Qualcuno va ad acquistare bottiglie di minerale nei supermercati. Tutto può servire. «Non sappiamo quando la situazione tornerà normale - dicono i vigili del fuoco - le previsioni meteorologiche non lasciano ben sperare».
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