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Turchia, vescovo ucciso: preso killer

E' stato accoltellato nella sua abitazione nella provincia di Hatay il vescovo cattolico Luigi Padovese (foto Ntv). La tv turca: "Ucciso dall'autista". Dolore in Vaticano. L'ultima intervista

Turchia, vescovo ucciso: preso killer

Istanbul - Il vescovo cattolico Luigi Padovese è morto dopo essere stato accoltellato nella sua casa nella provincia di Hatay, in Turchia. Il presunto assassino - l'autista del prelato, Murat A. (foto, nel cerchietto) - è già stato arrestato: lavorava per lui da quattro anni e mezzo e, a quanto pare, era sotto terapia psicologica. Le autorità turche per il momento escludono il movente politico. Padovese è stato ucciso a coltellate nella sua casa nella città portuale sul Mediterraneo, nel Sud della Turchia. Di origine milanese, il vescovo lavorava nella diocesi di Iskenderun (nota anche come Alessandretta), vicino ad Antiochia, ed era vicario apostolico per l’Anatolia.

Sconcerto del Vaticano Padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, alla notizia dell’uccisione di Padovese ha espresso "sconcerto, preoccupazione e solidarietà ai cattolici della Turchia".

Confermata la visita a Cipro Nessun cambiamento nel viaggio del Papa a Cipro, in seguito all’uccisione di monsignor Padovese: "Il viaggio del Papa a Cipro e il Sinodo del Medio Oriente - ha detto padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede - dimostrano di avere un attenzione notevole e importante per la vita della chiesa nelle regioni del Medio Oriente, sottoposta a situazioni di rischio e un’attenzione particolare ai cristiani in Medio Oriente".

Il nunzio apostolico: siamo distrutti "Siamo distrutti, costernati perché è stato un fatto imprevedibile". E questo quanto riesce a dire Antonio Lucibello, nunzio apostolico in Turchia. "Al momento attuale -non ho notizie più dettagliate. Ma da quanto ho appreso, l’autista di monsignor Padovese, Murat, avrebbe ammesso le proprie responsabilità. È strano perchè io sempre visto quest’uomo come una persona molto devota a Padovese e sempre servizievole".

Cei: barbaro assassinio "Mentre deploriamo il barbaro assassinio - scrivono i vertici della Cei, monsignor Angelo Bagnasco e monsignor Mariano Crociata - ci uniamo al dolore dei fedeli si codesta chiesa che ancora una volta viene provata così duramente ed esprimiamo la più sentita vicinanza e solidarietà nostra e dell’intero episcopato italiano. "Assicuriamo - concludono - fervida preghiera di suffragio per l’anima di monsignor Padovese nella certezza che il Signore concederà a questo suo servo buono e fedele il premio della vita eterna". 

La Moratti. "Milano è nel dolore" Così il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha commentato con "dolore e sgomento" la notizia dell'uccisione di monsignor Luigi Padovese. "Monsignor Padovese era un milanese autentico - ha detto il sindaco - un testimone di pace, un amico della libertà". Il sindaco si è detta "vicina con tutta la Città al dolore dei familiari, del Santo Padre Benedetto XVI, del cardinale Dionigi Tettamanzi, di tutta la Chiesa.

La tristezza di Milano é mitigata da due consapevolezze - ha aggiunto -: l'orgoglio per l'altissima testimonianza spirituale e civile di monsignor Padovese e la convinzione che la sua luce continuerà a brillare, generando frutti di pace e di amore in Turchia e in tutto il Medioriente".

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