Stile

IL TURISMO DELLA VENDEMMIA

Andrea Cuomo

Sono i giorni in cui si decide che vino farà. I giorni in cui si raccoglie l'uva e si inizia la sua lavorazione. I giorni in cui i minuti diventano ore e le ore settimane, quelli in cui si tirano le somme di mesi di lavoro in vigna. Sono, insomma, i giorni della vendemmia.

Vendemmia che nel 2018 si profila buona quando non buonissima dopo un'annata - la 2017 - decisamente scarsa in quantità e non memorabile in qualità. Quest'anno invece, secondo le proiezioni di Assoenologi, tutte le regioni italiane evidenziano consistenti incrementi produttivi con punte anche del 30-35 per cento soprattutto nel centro Italia, dove la produzione lo scorso anno era stata penalizzata dalla siccità. Le previsioni produttive parlano di 55,8 milioni di ettolitri, che collocherebbe questa vendemmia al secondo posto per volumi nella produzione degli ultimi vent'anni. Soltanto nel 1999 si registrò un quantitativo maggiore, con 58,1 milioni di ettolitri. Un quantitativo superiore del 21 per cento rispetto all'anno scorso, quando la produzione secondo i dati Istat si fermò a 46,1 milioni di ettolitri di vino e del 16 per cento rispetto alla media quinquennale dal 2013 al 2017. Nella provincia di Treviso, quella del Prosecco, c'è talmente tanta uva che un'azienda ha messo in vendita su ebay le eccedenze.

E la qualità? Quasi ovunque si profilano vini di scuola, tipici, capaci di esaltare le caratteristiche del vitigno, piuttosto strutturati, non eccessivamente potenti come nel millesimo 2017. In Toscana, nelle Marche, in Piemonte, in Sicilia, in Puglia i vignaioli sono ottimisti e soddisfatti. In alto i calici (prima però riempiamoli).

E poi c'è l'altro aspetto della vendemmia, quello della festa. A cui gli enoappassionati amano dare una sbirciatina quando non partecipare in prima persone. Del resto l'enoturismo è un settore in salute, che coinvolge 14 milioni di persone e «fattura» 2,5 miliardi di euro all'anno ma che potrebbe fare molto di più se ci fossero strategie pubblico-private che mettano a sistema l'innegabile legame del vino e del buon cibo con le bellezze artistiche e paesaggistiche. Un buon esempio di cabina di regia è quella del Movimento del Turismo del Vino che ogni anni di questi tempi organizza la manifestazione cantine aperte in vendemmia con date e programmi variabili in ogni regione.

Buona vendemmia a tutti.

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