Cronache

Tursi si piega ai centri sociali e dà loro la corsia preferenziale

Tursi si piega ai centri sociali e dà loro la corsia preferenziale

(...) i centri occupati della città: l'associazione Spazi sociali, presieduta da Don Andrea Gallo. Una firma che potrebbe essere apposta già tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. A nulla sono serviti i pareri contrari dell’opposizione, in sala Rossa a palazzo Tursi, ieri pomeriggio. La questione, infatti, è volata ben al di sopra delle teste del consiglio comunale, essendo affare di giunta. «La logica che passa - osserva Alessio Piana, Lega Nord - è quella che chi occupa, alla fine, riesce ad ottenere qualcosa. Occupate: prima o poi, l'amministrazione comunale ci metterà una pezza». E ben più di «pezza» si tratta. In un caso, quello del Buridda, si tratta del secondo piano del mercato del pesce, in piazza Cavour, per la modica cifra di 400 euro al mese di canone d'affito. Il Buridda sta già scaldando i motori. «I ragazzi inizieranno il trasferimento non appena sarà apposta la firma - si gongola l'assessore alle politiche abitative del comune di Genova, Bruno Pastorino -. A questo punto mi auguro il prima possibile, già nelle prossime settimane». Hanno capito - bontà loro - che il comune aveva bisogno di via Bertani. «Venderemo la struttura per riempire il buco in bilancio - spiega Pastorino - In più, veniamo incontro alle esigenze di un quartiere, quello di Castelletto, di stampo residenziale». Che, improvvisamente, dopo vent'anni, solo ora mal si sposa con le attività del Buridda. Il comune ha messo a posto il piano che sarà occupato (questa volta senza «K») dal centro sociale, separandolo dall'area del mercato, trasferendo anche la postazione di polizia annonaria. Di costi, però non si parla. «È un primato - sottolinea l'assessore Pastorino - È la prima volta che in una città vengono regolarizzati i centri occupati, si tratta quasi di una delibera storica». «Non si riesce a capire la logica per cui un centro sociale che fa anche attività commerciale - chiede Emanuele Basso, AltraGenova -, come vendere birre e panini, e organizza concerti a pagamento, debba avere una agevolazione particolare, rispetto ad altre associazioni che da anni sono senza sede». Di pari passo al trasferimento del Buridda, c'è quello del c.s.o.a Pinelli in via Fossato Cicala. Niente trasferimento, invece, per lo Zapata. Per il centro sociale di Sampierdarena, per i primi di dicembre, un nuovo accordo con il comune che, nel frattempo, sarà diventato proprietario dell'intera struttura dei Magazzini del Sale. «Ceduto a titolo gratuito dal demanio» dice l'assessore Bruno Pastorino. Nelle sue intenzioni anche quelle di creare, nel baraccone, anche spazi commerciali, gomito a gomito con lo Zapata, «per far rivivere via Sampierdarena». «Fermatevi e riflettete - dice alla giunta Matteo Campora, capogruppo dell'opposizione -. Con questo sistema avremo associazioni di serie A e di serie B: ci sarà chi deve fare domanda e partecipare a un bando per avere una sede, e chi invece avrà tutto per grazia ricevuta».

Ma questo, accade già.

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