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Non solo vino a VeronaFiere: in contemporanea c'è anche la rassegna interattiva dell'agroalimentare

Michela Traina

I numeri contano più delle parole e quelli che lanciano l'edizione numero 52 di Vinitaly (a Verona, c/o Veronafiere, viale del Lavoro, 8, dal 15 al 18 aprile - 9,30-18 - www.vinitaly.com) sono inequivocabili.

Aumento del 25% degli espositori esteri nel padiglione International Wine Hall; delegazioni commerciali selezionate da 58 Paesi; 128mila presenze nel 2017 di cui 48mila estere da 142 nazioni; una crescita dell'offerta green con le aree ViVIT, VinitalyBio e Fivi; una directory online con oltre 4.400 espositori da 36 Paesi e più di 15.450 vini iscritti che attraverso un portale informativo consente un matching b2b tutto l'anno. Cifre inequivocabili. Del resto, basta visitare, per una volta, il Vinitaly, International wine & spirits exhibition, per rendersi conto della grandezza e importanza di un salone, il più grande al mondo per metri quadrati e presenze di operatori esteri dedicate al settore del vino e distillati, motivo di orgoglio del nostro made in Italy. Veramente un qualcosa di unico a livello internazionale, grazie anche al contemporaneo Sol&Agrifood, il Salone Internazionale dell'agroalimentare di qualità, una rassegna interattiva che attraverso cooking show, momenti educational e degustazioni, valorizza non solo le peculiarità business dell'agroalimentare, ma anche quelle dell'olio extravergine d'oliva. Senza trascurare Enolitech che, dal 1998, è l'appuntamento internazionale con la tecnologia innovativa applicata alla filiera del vino e dell'olio.

Il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole e Olearie, infatti, è una valida opportunità per tutte le aziende del settore che intendono promuovere sul mercato il meglio della produzione, per presentare e far conoscere nuove applicazioni e tecnologie. I calici di bianchi e rossi grandi protagonisti, ma non solo. Interessanti gli appuntamenti dedicati ai vini rosati. Martedì 17, alle 15, «DrinkPink. Viaggio nel mondo dei vini in rosa», è un itinerario degustazione attraverso 10 vini rosati di diverse zone d'Italia (10 euro a persona). Così come, il giorno prima, alle 15, «Millebollerosè», si traduce in un viaggio attraverso 10 Rosé metodo classico italiani. Entrambe le degustazioni sono organizzate da Vinitaly con la Master of Wine, Elizabeth Gabay, appuntamento importante per fare il punto sulla qualità e la ricchezza di espressione nel contesto internazionale dei vini rosati prodotti in Italia.

Del resto, i vini rosati stanno trovando sempre più estimatori all'estero, in particolare negli Usa e tra i giovani. Anche la birra troverà un suo spazio importante, in un curioso matrimonio con il vino attraverso la degustazione «Terre e Lune». Di cosa si tratta? Teo Musso per Baladin ha scelto di fare affinare una sua birra, prodotta con riso nerone («Terre») e con farro di Mulino Marino («Lune») in botti fornite da prestigiose cantine enologiche, già utilizzate per l'affinamento di vino rosso. Un progetto interessante, visto che la birra viene messa nelle botti soltanto ogni due anni. E martedì 17, alle 15, Musso aprirà 4 di queste botti, due di «Terre» e due di «Lune», per un insolito assaggio.

Ogni giorno, infine, Vinitaly offre aree-evento dove i produttori presentano agli operatori commerciali, sommelier, e giornalisti le migliori produzioni. E che dire dei prestigiosi ristoranti dove noti chef preparano ricercati menu mentre le Cittadelle della Gastronomia propongono abbinamenti di vino e prodotti tipici regionali? Da non perdere il fuorisalone dedicato ai wine lover: Vinitaly and the city, per una quattro giorni speciale.

Buona degustazione.

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