Cultura e Spettacoli

«In Tv? Tornerei per rifare l’Isola»

MilanoDici Antonella Elia e ti viene in mente la biondina che sgambettava giuliva a Non è la Rai. O che girava le caselle del tabellone della Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno. Con dei precedenti così, difficile sganciarsi da quell'immagine e restare impressa nella memoria per gli impegni televisivi più recenti: le apparizioni a Buona Domenica, la conduzione del Derby del Cuore o la «missione» da inviata a La vita in diretta del 2006. Anche se un'eccezione che si fa ricordare c'è: L'Isola dei famosi del 2004. Dove, di certo, non è passata inosservata per la grinta, i «capricci» e le litigate (digitate su YouTube il suo nome e quello di Aida Yespica e assisterete a un esempio di zuffa tra discinte signorine).
Ma poi? Non l'abbiamo più vista in tv, di recente.
«Perché negli ultimi tre anni non ne ho fatta. Ma ho fatto teatro, ho lavorato prima con Vincenzo Salemme a Bello di papà, poi con Biagio Izzo ne Il re di New York di Claudio Insegno e quest'anno con Mario Brancaccio in 24 dicembre di Tabacchini e Villano. E ora sono in un caos, ho tantissimi progetti in ballo».
Sarebbe a dire?
«In teatro sarò la protagonista di La santarella di Eduardo Scarpetta, saremo in tournée da novembre a gennaio. Ma sarà una rivisitazione: avrò un accento del nord, come napoletana non sarei proprio credibile. Poi altre cose… ».
Niente tv?
«Sì anche tv. Ho qualche proposta. Una, ma non so niente di preciso né ho ancora deciso se accetterò, è di far parte della giuria del sabato pomeriggio del Processo a X factor. Poi avevo preso in considerazione il nuovo reality di Paola Perego La tribù. Missione India».
Ma il cast è ormai chiuso. Le sarebbe comunque piaciuto fare un nuovo reality, dopo «L'isola dei famosi» del 2004?
«L'Isola è stata la cosa più bella che ho fatto in tv. Nel senso che mi sono divertita da pazzi: vivere su un'isola deserta, nella natura, dormendo su una spiaggia davanti al mare... ero felicissima là. Certo, lasciando da parte i complicati rapporti umani».
Ma i reality sono utili alla carriera?
«Ah no, tutt'altro. Se vuoi fare il conduttore o l'attore, il reality non serve proprio. Serve solo a mettersi a nudo, e spesso alla berlina. Dà una notorietà immediata, ma il rischio è di finire a fare i tronisti. Ma io per l'Isola ho pensato: mi diverto e “chissenefrega”».
Perché non si è più vista?
«In passato ho fatto di sicuro un sacco di scelte sbagliate, certo. Ma dopotutto, io sono già fuori le righe, sono etichettata come quella “contro”. Guardi, sono un personaggio troppo caratterizzato, per questo non mi chiamano a fare le fiction o il cinema. Mi servirebbe un grande ruolo con un grande regista per essere vista diversamente».
Cioè per non essere più l'Antonella Elia della tv che tutti abbiamo in mente?
«Sì. Ad esempio se recitassi un importante ruolo drammatico con Pupi Avati. Lo sogno da sempre. Ma anche con Ozpetek, Crialese… A teatro invece vorrei lavorare con Albertazzi, con la Melato… ».
E in tv? Punta anche così in alto?
«Con la tv è diverso. Pensi che, da quando alcuni canali sono passati al digitale terrestre, semplicemente non li vedo: non mi sono ancora preoccupata di comprare il decoder. La tv non è il mio sogno, non mi affascina, anche se l'ho fatta per 15 anni».
Ma se dovesse scegliere come tornarvi?
«Vorrei recitare in una fiction, oppure fare Sanremo. Oltre all'Isola dei Famosi, le ripeto. Poi sa, il lavoro è lavoro, si prende ciò che arriva».
Altri progetti in vista?
«Beh, sono tornata da tre settimane in Venezuela. Vorrei tanto potermi prendere un anno o due di periodo “sabbatico” per vivere su un'isola tropicale, lavorando ovviamente, ma vivendo a contatto con la natura».
C'è un legame con l'ambientalismo per cui finì per litigare con Mike Bongiorno... (alla «Ruota della Fortuna» si complimentò con una concorrente che rifiutò la pelliccia che aveva vinto).
«Non ho impegni concreti, ma ancora la penso così. Vivo cercando di non danneggiare gli animali, l'ambiente e i miei simili».
Insomma, ci dica la verità: quando la rivedremo in tv?
«Lo sapremo presto. Certo dipenderà da quel che mi si offrirà. Poi sa, è così difficile e impegnativo avere successo per tutta la vita. Intanto, mi godo il teatro: il pubblico è così affettuoso. Sarà perché sono un personaggio che tutti riconoscono».
Grazie alla tv però.


«Già, grazie alla tv».

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