Politica

Uccisa in gioielleria con una coltellata

La proprietaria è stata colpita alla schiena. Un falegname di 29 anni trovato nascosto nel negozio e fermato

Daniele Casale

da Cagliari

Sei coltellate, una mortale, forse durante un tentativo di rapina. Fernanda Zirulia, 52 anni originaria di Calasetta (Cagliari), titolare dell'omonima gioielleria a Porto Torres (Sassari), è stata assassinata ieri nel primo pomeriggio all'interno del negozio dopo una breve ma violenta colluttazione con il suo carnefice. Per lei non c'è stato scampo: è crollata sul pavimento morendo dissanguata qualche minuto dopo l'aggressione. E l’omicidio s’è subito tinto di giallo. In principio s’è pensato a una banda di extracomunitari. Le forze dell’ordine, sulla base di alcune testimonianze, si sono messe sulle tracce di un furgone, guidato da degli albanesi. Rintracciati, gli albanesi sono risultati tutti ubriachi ma estranei alla vicenda. Nella notte, invece, la svolta. All’interno di un armadio in un appartamento proprio sopra la gioiellieria, è stato trovato un uomo, un falegname di 29 anni, ferito ad un gluteo. L’uomo ha accusato un malore ed è stato soccorso da un’ambulanza. Questa la poco credibile versione dei fatti riferita dal giovane: mi sono nascosto in un armadio per fuggire all’assassino. Perplessi, gli investigatori hanno fermato l’uomo, che si chiama Giuseppe Bigella.
L’omicidio è avvenuto intorno alle 16: la donna si era recata in gioielleria, nonostante il sabato sera la rivendita rimanesse chiusa. Forse un misterioso appuntamento. Forse un cliente dell'ultimo minuto. Che poi avrebbe manifestato le sue reali intenzioni. L'aggressore ha estratto un grosso coltello da una tasca e lo ha affondato nel fianco della gioielliera, finendola all'istante. La donna è crollata senza vita in una pozza di sangue.
Qualche ora più tardi, verso le 18, il figlio trentunenne, Sergio, allarmato perché non vedeva la madre rientrare a casa, è andato in negozio e ha fatto l'orribile scoperta nel retrobottega. Poi ha dato l'allarme. Sul posto sono arrivati con un'ambulanza i medici del 118 di Sassari, che però non hanno potuto fare altro che constatare la morte della gioielliera, e i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche. I militari hanno interrogato a lungo il giovane e si sono messi, sulle tracce del furgone di albanesi.
Sulla ricostruzione del delitto, però, fino a tarda sera, sin sono sovrapposte diverse versioni, soprattutto sull'ora della morte della donna. Secondo il medico legale Francesco Lubinu, che ha esaminato a lungo il corpo della vittima, il decesso è avvenuto tra le 15,30 e le 18,30. Alcuni familiari hanno comunque riferito agli inquirenti di aver telefonato intorno alle 17 in gioielleria e di aver parlato proprio con la titolare, che avrebbe poi aggiunto di essere impegnata in quel momento con alcuni clienti.

Un quarto d'ora più tardi, due ragazze che avevano appuntamento con la donna hanno suonato al campanello del negozio senza in questo caso ricevere risposta.

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