Giorn-di-bordo

Ucina salva la stagione, la patente può aspettare

Pressing sul sottosegretario Rixi: differiti gli effetti della norma del Codice della Nautica

Antonio Risolo

Fuoribordisti e società di noleggio natanti tirano un sospiro di sollievo: Ucina Confindustria Nautica ha ottenuto il differimento della norma che introduce l'obbligo della patente per i fuoribordo 2 tempi a iniezione diretta superiori a 750 cc ancorché di potenza inferiore ai 40 hp. La richiesta di modifica dell'art. 39 del Codice della Nautica è stata accolta dal governo e inserita nel cosiddetto decreto «Milleproroghe», con efficacia reatroattiva dal 26 luglio 2018. Indubbiamente un altro successo per l'associazione confindustriale guidata da Carla Demaria.

Il Codice della Nautica stabilisce un doppio requisito per la guida senza patente di piccole unità: una potenza comunque inferiore ai 40 hp e un tetto alla cilindrata, che varia seconda del tipo di motorizzazione.

Alcune tipologie, tuttavia, non erano però disciplinate dal vecchio testo, come ad esempio i fuoribordo 2 tempi a iniezione diretta, la cui previsione normativa riguardava i soli modelli a carburazione. Per questo il legislatore ha deciso di colmare le evidenti lacune.

«Appena abbiamo avuto informazione da due aziende direttamente interessate che il nuovo limite di cilindrata era punitivo per alcuni modelli già in commercio, ci siamo immediatamente attivati con la forza di tutta la nostra struttura, che ringrazio per il grande lavoro svolto - spiega Maurizio Selva, presidente dell'assemblea motori di Ucina Confindustria Nautica - Io stesso sono andato a Roma in più occasioni per incontrare personalmente i vertici del ministero dei Trasporti, che hanno prontamente e positivamente reagito alle nostre richieste di intervento. In questo modo consideriamo salva la stagione di migliaia di diportisti e di centinaia di aziende di locazione di piccoli natanti».

«Senza l'impegno personale del sottosegretario ai Trasporti, Edoardo Rixi, e dell'Ufficio legislativo del Ministero - spiega Carla Demaria - non avremmo mai potuto sperare di inserire la norma nel decreto Milleproroghe, dandole efficacia immediata. Il lavoro svolto dagli uffici della Direzione del Trasporto marittimo per cercare una soluzione sarebbe stato vano, almeno per questa stagione. L'inserimento nel decreto, invece, consente di sospendere subito l'obbligo della patente nautica per questa specifica tipologia di motori fino a gennaio 2019, e ci dà il tempo per ulteriori approfondimenti tecnici».

Con il senno di poi si sarebbe potuto ovviare già in sede di approvazione della riforma del Codice. Ma Rixi promette: «La nautica è un settore strategico per il turismo.

Dopo l'estate, intendiamo lavorare con tutti i soggetti del comparto per arrivare all'elaborazione di un pacchetto mare per affrontare al meglio la stagione estiva 2019».

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