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La Ue si mangia lo sport E Parma perde due stadi

Il Lanfranchi, storica casa del rugby, e l’Europeo, cuore del baseball italiano, verranno demoliti per lasciare spazio agli uffici dell’Authority alimentare europea. Qui ha debuttato in azzurro Troncon e l’Italia del diamante ha battuto gli Usa

da Parma

Per ora siamo ai bis, ma il sipario sta per chiudersi e mai più riaprirsi. La città è Parma, ma il palcoscenico non è quello del Regio (il tempio della lirica, per fortuna, non corre rischio alcuno) bensì quello dello stadio da rugby Sergio Lanfranchi, che a fine marzo chiuderà i battenti per sempre costringendo le due formazioni del Top 10, Overmach Cariparma e Amatori Gran Parma, ad emigrare altrove per terminare il loro campionato. La stessa sorte subirà, ma soltanto a settembre, l'Europeo, il diamante che continuerà ad ospitare il Cariparma per quest'ultima stagione di serie A1 prima del trasloco al Quadrifoglio.
Baseball e rugby, da più di quarant'anni, a Parma hanno sempre vissuto fianco a fianco, a due passi dal torrente e con le spalle rivolte alla ferrovia. Il tutto a distanza di un fuoricampo, o di un piazzato ben calciato, dal centro storico. Una grande area verde destinata allo sport che ha ospitato generazioni di campioni e di loro tifosi. Comoda da raggiungere, per la sua posizione strategica; anzi, troppo comoda. Al punto di essere stata scelta per ospitare gli uffici dell'Efsa (l'Authority alimentare europea) che avrà la sua sede di rappresentanza proprio lì di fronte, in pieno Parco Ducale nello splendido palazzo che fu la residenza dei Farnese e poi di Maria Luigia (moglie di Napoleone). Saranno quindi le ruspe mandate dall'Europa a demolire l'Europeo... Che strano destino.
Per avere un'idea di cosa significhino il Lanfranchi e l'Europeo per lo sport italiano, basta qualche dato. Cominciamo dal Lanfranchi, conosciuto fino al 2002 come stadio 7 Fratelli Cervi (martiri della resistenza). A partire dal dopoguerra, su questo campo che allora era in periferia, si è sempre allenata la gloriosa Rugby Parma, che vinse tre scudetti giocando però al Tardini. Dal campionato 64-65 i gialloblù si trasferirono qui anche per le partite, ma non poterono festeggiare altri successi.
A festeggiare furono invece gli azzurri, che al Lanfranchi hanno giocato, e vinto, per due volte: il 7 maggio del 1994 in Coppa Europa batterono, anzi travolsero, 62-15 la Spagna. Una data storica per Alessandro Troncon, oggi assistente del cittì Mallet, che quel giorno festeggiò il suo primo «cap». La seconda vittoria della nazionale a Parma arrivò il 28 settembre 2002 contro la Romania (25-17 in un match di qualificazione mondiale).
Più corta, ma più ricca di successi, la storia dell'Europeo, nato nel 1971 per ospitare appunto i campionati europei di baseball. Il debutto non fu però felicissimo, visto che a vincere furono gli olandesi, capaci di battere gli azzurri nella bella della finale, conclusasi alle 2,35 del mattino (causa pioggia). Per festeggiare, nel migliore dei modi, bastò aspettare un paio d'anni: nel 1973, infatti, grazie ad un fuoricampo di Vic Luciani al primo extra inning l'Italia colse la prima storica vittoria sugli Stati Uniti.
Altre pietre miliari nella storia del baseball scolpite all'Europeo di Parma sono stati i mondiali del '78 e quelli dell'88, entrambi vinti da Cuba. Proprio in occasione dell'edizione dell'88 le tribune dello stadio vennero ampliate. Fu un'edizione storica, conclusa con la finale fra Cuba e gli Stati Uniti guidati sul monte da Jim Abbot, pitcher con una mano sola, e decisa da un clamoroso errore dell’arbitro italiano Parentini che scatenò proteste a non finire.
Ma l'Europeo ha scritto pagine importanti anche della storia del baseball italiano, con i 9 scudetti vinti dai Parma Angels e le tre Coppe dei Campioni vinte proprio qui.
Con rugby e baseball, piange anche il football americano, che qui ha avuto la sua «casa» dai primi anni Ottanta. I Panthers nell'84 ci giocarono (e persero) la semifinale scudetto contro i Doves Bologna, ma è proprio in questi ultimi mesi che hanno raggiunto il massimo della popolarità grazie al best seller «Il professionista», che John Grisham ha ambientato proprio a Parma e che ha per protagonisti i giocatori dei Panthers e le loro storie.

L'ultima partita, prima dell'arrivo delle ruspe, sarà proprio quella dell'esordio in campionato.

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