Ultime notizie dai bar: i cocktail da alchimista

Ultime notizie dai bar: i cocktail da alchimista

Sono i nuovi alchimisti del 2013. Mescolano ai cocktail classici ingredienti di vario tipo come le spezie più ricercate, le marmellate o la frutta essiccata per creare nuovi inediti accostamenti degni di brevetto. E non chiamateli barman, loro sono bartender che seguono la mixology, una disciplina nata nei primi del '900, tornata di gran moda oggi. Sono loro che hanno primeggiato a «Super Bar», la prima edizione italiana di bar show, organizzata da Gianni Merenda, che si è conclusa nei giorni scorsi al Superstudio Più di Milano, dove si sono potute scoprire tutte le novità, le tendenze, le innovazioni dell'industria del beverage. Ottomila metri quadri che si sono trasformati in una vera e propria cittadella della cultura del buon bere con corsi, degustazioni, party, dj set, concerti pensati ed organizzati non solo per gli addetti ai lavori ma anche per tutti i cocktail lovers, gli amanti del buon cibo e della buona musica.
Già, perché dietro la preparazione di un cocktail si cela un mondo poliedrico che ci racconta usi e costumi della società, l'evoluzione del gusto, la scoperta di nuove culture inaspettate. E di passi avanti ne sono stati fatti rispetto al 1806 dove per la prima volta a New York sul Balance and Columbian Repository, appare il termine cocktail, che viene definito come una bevanda composta da liquidi alcolici di diversa qualità, con l'aggiunta di zucchero acqua e bitters. Oggi nei drink, invece, vengono usate anche le spezie per esempio. Cannella, chiodi di garofano, cardamomo, anice stellato sono tra le materie prime più utilizzate da Arijit Bose, bartender indiano che dopo essere uscito dall'Indian Istitute of Hotel Management specializzandosi in mixologia, è diventato un vero guru del settore. Così come Hidetsugu Ueno, il più famoso bartender giapponese che della lavorazione del ghiaccio ne ha fatto un'arte: a cubetti, in blocco grande, a sfera o diamante, a 0 gradi centigradi o a meno 10, ogni drink necessita di un tipo di ghiaccio particolare. È il fuoco invece l'effetto speciale del volcano, tipico cocktail della cultura Polynesian Pop di cui Daniele Della Pola ne è il massimo portavoce in Italia. I Tiki drink sono a base di rum con frutta fresca e sciroppi fatti in casa, da gustare in un ambiente che ricorda la spiaggia hawaiana, per sentirsi come in vacanza.
Dall'India al Giappone passando per le Hawaii fino ad arrivare a Milano dove l'Imbruttito, fenomeno social locale che ironizza sui modi di dire meneghini, diventa ora anche drink composto da Campari, Cynar e Lemonsoda. E allora (come direbbe il milanese imbruttito) ora ci si vede all'«ape».

Per godere dei segreti degli alchimisti dell'era moderna.

Commenti