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Da «Unomattina» ai canali radio, ecco i finiani di Viale Mazzini

La spaccatura tra Fini e Berlusconi non agita solo i produttori, ma anche e soprattutto i dirigenti della Tv di Stato. Proprio nei giorni in cui si stava mettendo a punto la questione Ruffini, l’ex direttore di Raitre in attesa di nuovo incarico e quella di Giovanni Minoli, è arrivata la deflagrazione dentro il Pdl che potrà portare a un nuovo rimescolamento delle carte. Secondo gli intricatissimi accordi presi dal Cda Rai, a Ruffini dovrebbe andare la direzione di Rai Premium, cioè il coordinamento di Rai4 (canale diretto da Carlo Freccero), RaiMovie (che sarebbe RaiCinema più Rai Fiction) e Rai Educational. A Minoli, attuale responsabile di Rai Edu, in via di pensionamento, resterebbe la realizzazione del programma La storia siamo noi e la responsabilità della struttura che si occuperà delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, dotata di un budget imponente: 16 milioni di euro in due anni. Se queste operazioni andranno in porto, a cascata dovrebbe riuscire anche l’altra che vedrebbe Gianvito Lomaglio, attuale vicedirettore di Raiuno, di area berlusconiana, sostituire Massimo Liofredi, che si dice si sia troppo avvicinato nei mesi scorsi ai finiani.
Vicino a Fini è certamente Guglielmo Rositani, voluto dal presidente della Camera nel Cda della Rai. Che farà ora in Consiglio di amministrazione: si metterà di traverso alle decisioni della maggioranza targata Pdl?
Certamente, in questo caos, il dirigente più sulle spine resta Mauro Mazza, direttore di Raiuno, da sempre vicino ad An, voluto sul primo canale quando per il Tg1 è stato scelto Minzolini. Lui, amico di Gianfranco, giornalista che in questi mesi ha mostrato di portare avanti l’ammiraglia con ottimi risultati d’ascolto, si trova comunque spaccato tra i due schieramenti dell’ex An. I suoi uomini più fidati sono i capostruttura Antonio Azzalini (responsabile del Festival di Sanremo) e Michele Bovi. Di area ex An sono anche Gennaro Sangiuliano, vicedirettore al Tg1 di Minzolini, Bruno Socillo alla direzione della radiofonia, e i vicedirettori Gianni Scipione Rossi e Paolo Corsini: gli ultimi due in attesa di promozioni. Guido Paglia, capo delle relazioni esterne dell’azienda, e uomo con una passato di estrema destra, da tempo invece si è svincolato dall’ex segretario di An e fa il battitore libero.

Appena in tempo a entrare in Rai prima della bufera è stato il finiano , che si occupa della parte di attualità a Unomattina.

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