Cultura e Spettacoli

Un'opera d'arte collettiva per superare il trauma da terremoto

Anna Seccia, esperta di art therapy, ha coinvolto i residenti della tendopoli Centi-Colella a L'Aquila per la realizzazione di una grande tela collettiva. Anche con la ricerca del colore esatto, spiega la Seccia, si riscopre il valore terapeutico della bellezza

Inizierà domani a L'Aquila, nella tendopoli Centi-Colella gestita dalla Croce Rossa italiana, l'happening-performance dell'artista Anna Seccia, che si protrarrà fino all'8 luglio. Entro tale data l'artista completerà il suo lavoro grazie anche al coinvolgimento della tendopoli. La tela Global Aquilart (di circa 22 metri quadrati) è la realizzazione di un progetto di «arte sociale» nato con «La Stanza del colore» che Anna Seccia ha ideato e sperimentato, già a partire dal 1998, e che in modo singolare e innovativo, unisce adulti e bambini sul filo della creatività, intesa come strumento di conoscenza di sé e occasione d'incontro con l'altro. In questa occasione la «Stanza del colore» è stata trasformata dall'artista, esperta in art therapy e cromoattivazione, e che da più di dieci anni svolge una ricerca innovativa sulle metodologie di insegnamento per lo sviluppo del potenziale creativo attraverso il corpo, il suono, il colore e la materia tenendo corsi di formazione sulla creatività espressiva attraverso l'arte, nella «Tenda del colore». Per un fine sociale e umanitario legato alla recente tragedia che ha colpito i cittadini aquilani, l'iniziativa si propone un duplice obiettivo: a un livello più immediato, l'evento si configura come occasione di distrazione e divertimento, nell'idea di arte come gioco; a un livello più profondo, la performance vuol segnare un primo passo per il recupero, attraverso la creatività, di stimoli ed energie positive per il futuro dopo il terribile trauma subìto. La condivisione di un progetto comune per la propria terra - dare vita insieme a un'opera d'arte che sarà «simbolicamente» donata al Museo Nazionale (e quindi alla città) de L'Aquila - unitamente all'aspetto percettivo-emozionale che caratterizza la produzione artistica, giocano infatti un ruolo determinante, soprattutto in termini psicologici, per il superamento del dolore e della perdita. L'arte relazionale e partecipativa, quindi, come strumento principe per attenuare paure e angosce. Un'arte capace di liberare quelle energie creative rimaste per lo più sepolte dentro l'anima vitale dei cittadini aquilani dopo il terribile sisma del 6 aprile.
Inserita all'interno della manifestazione «Aquilabruzzo tendatelier» - curata da Antonio Gasbarrini e inaugurata giovedì scorso con la realizzazione dell'altra opera «Soqquadri (L'Aquila ferita)» delle stesse dimensioni monumentali, in corso di ultimazione da parte di 18 artisti abruzzesi - la realizzazione della tela «Global Aquilart» ha previsto, nella sua fase progettuale, anche la firma autografa dei Capi di Governo partecipanti al G8 dell'Aquila.
Una volta ultimate, le due tele verranno poi battute a un'asta su Internet nel mese di settembre dal leader delle aste telematiche, il Gruppo Finlloyd. L'intero ricavato sarà donato alla Croce Rossa Italiana che a sua volta ne destinerà una parte al Museo Nazionale d'Abruzzo gravemente danneggiato, e un'altra che verrà utilizzata per l'apertura di spazi-atelier a disposizione degli artisti aquilani i quali con il tragico sisma hanno perso contemporaneamente studi e opere.
Le varie fasi dell'happening-performance possono essere seguite in diretta in tempo reale sul sito www.artekaleidos.

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