Economia

Usa, Bernanke: ripresa lenta, la Fed interverrà Barroso avverte l'Italia: attenti a debito e deficit

La crescita di recente è stata "meno vigorosa" di quanto le istituzioni si aspettassero ma ci sono le condizioni per un’accelerazione nel 2011. Bernanke: "Fed pronta a fare di più se sarà necessario". Barroso: "Ue nella giusta direzione per uscire dalla crisi"

Usa, Bernanke: ripresa lenta, la Fed interverrà 
Barroso avverte l'Italia: attenti a debito e deficit

Washington - La crescita di recente è stata "meno vigorosa di quanto ci aspettassimo" ma ci sono le "precondizioni" per un’accelerazione nel 2011. Il presidente della Fed Ben Bernanke ha spiegato che la Federal Reserve farà tutto il possibile per assicurare la ripresa economica: il Fomc è pronto a fare di più se sarà necessario. Intanto, dall Meeting di Comunio e Liberazione, il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Durao Barroso, lancia un avvertimento all'Italia: "Restano le criticità sul debito pubblico e sul deficit di bilancio".

Una ripresa lenta Bernanke ha spiegato che sul mercato del lavoro si assisterà a una "dolorosamente lenta ripresa". "I banchieri centrali da soli non possono risolvere i problemi economici", continua il presidente della Fed mettendo in evidenza come "la ripresa economica è lontano dall’essere completata. Gli squilibri globali restano un problema, il credito resta stretto, la crescita è stata troppo lenta e l’occupazione troppo elevata". La Fed ha gli strumenti necessari per sostenere la crescita e combattere la disinflazione. Bernanke ha, comunque, sottolineato come al momento ci sono bassi rischi per "indesiderabile inflazione o disinflazione". Il periodo di "profonda contrazione economica è finito, a abbiamo assistito a una stabilizzazione nell’attività economica globale e all’inizio di una ripresa. Comunque anche se la domanda, la produzione e l’occupazione stanno crescendo ormai da un anno, il tasso di crescita" economica "è apparso meno vigoroso di quanto ci aspettassimo", osserva Bernanke, precisando che "nonostante i deboli dati recenti, le precondizioni per un’accelerazione nel 2011 restano in piedi". La maggiore preoccupazione è l’elevato tasso di disoccupazione e questo perché "un’alta disoccupazione non solo ha costi pesanti per chi non ha lavoro e per le loro famiglie, ma pone anche rischi alla sostenibilità della ripresa con i suoi effetti sui redditi delle famiglie e sulla fiducia".

L'Europa esce dalla crisi L’Europa vive oggi, sul fronte della crisi, una fase ancora "volatile e con alcune difficoltà". Ma, dice Barroso, "la direzione è giusta". A margine del Meeting di Rimini, il presidente della Commissione Europea ha indicato che "almeno in Europa, sono state prese decisioni corrette, guardiamo al futuro con fiducia senza poter però ancora dire che riposiamo sugli allori. Non è detta l’ultima parola". Barroso ha poi preferito non commentare i dati di oggi sul Pil americano: "Siamo inondati di notizie e non tutte sono chiare.

Preferisco non commentare le notizie giorno per giorno".

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