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Vacanze, italiani sognano i Tropici ma è boom dei soggiorni in monastero

I dati sulle imminenti ferie natalizie rivelano l'aumento dei viaggi low cost, ma due su tre vorrebbero immergersi nei mari caraibici

Il turismo lento, sempre più spirituale e preferibilmente a basso prezzo è la nuova moda che sta dilagando anche in queste vacanze di Natale in arrivo. Soggiorni in monastero, sci low cost e turismo lento sono i trend delle festività natalizie 2011 secondo l'Osservatorio viaggi e Turismo di Amadeus Italia, che opera nella distribuzione e nella fornitura di tecnologie avanzate per l'industria globale dei viaggi e del turismo sviluppato, in collaborazione con Yahoo! Italia.
Se da una parte, il grande pubblico è maggiormente sensibile alla situazione di crisi, dall'altra c'è però una fascia di persone la cui capacità di spesa non è influenzata dalla situazione economica e continua a cercare mete lontane, spesso prenotando in anticipo. Sono le persone interessate ai viaggi «first minute», che pianificando con largo anticipo, si garantiscono una maggiore disponibilità di mete e opzioni. Dopo la montagna e le capitali europee, Stati Uniti, Caraibi, Brasile e le crociere nei paesi caldi si confermano, per chi non ha problemi di budget, le destinazioni internazionali più gettonate.
Il 71% dei viaggiatori italiani sogna i tropici come meta per le vacanze di Natale, mentre il rimanente 29% privilegerebbe un viaggio verso una destinazione sciistica, emerge da un sondaggio condotto da TripAdvisor, portale di recensioni di viaggio, su un campione di oltre 1.000 rispondenti. Più di un viaggiatore su tre - si legge in una nota - sceglierebbe le acque delle isole dei Caraibi per le ferie natalizie, votando come seconda opzione le isole del Pacifico, seguite dalle isole del sud est asiatico e dal Sud America.


Invitati a specificare quali aspetti dei tropici apprezzano di più, i clienti rivelano di amare soprattutto la vicinanza al mare, il clima, la vegetazione lussureggiante, la cordialità della popolazione locale e la possibilità di perdere la cognizione del tempo.

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