Cronaca locale

VALTROMPIA MUSICART 2007

I suoi disegni appesi alle pareti non fanno solo compagnia agli amici del Carcano. Si sente nell'aria la sua presenza, la sua maestria figurativa si trasferisce abilmente nel teatro. E l'omaggio che lo storico teatro di Porta Romana fa a Emanuele Luzzati, dedicandogli la prossima stagione, diventa ricordo vivo e creativo. Per chi ama il teatro di parola e del grande gusto. Gusto immortale che segna il nuovo cartellone e che si fa sentire subito nel Sior Todero Brontolon (dal 13 febbraio al 2 marzo) interpretato dal direttore artistico Giulio Bosetti in occasione delle celebrazioni per il terzo centenario della nascita di Carlo Goldoni. «Si tratta di un Todero originale - racconta il regista Giuseppe Emiliani - perché il testo offre opportunità non indagate che permettono interpretazioni attuali, moderne». Regista caro a Bosetti che segue anche l'adattamento drammaturgico dei Dialoghi con Socrate (dal 23 al 28 ottobre). Un omaggio al mondo greco, «per un pubblico che ama nutrirsi e capire oltre che divertirsi», che propone anche per tre serate I grandi scontri a cura di e con Massimo Loreto. Il classico continua con Andrea Giordana in un Otello diretto da Giancarlo Sepe, un «testo che permette - dice l'attore - di entrare nell'emozione pura, quello che rende attuale l'Otello non è la gelosia ma la tragedia della parola». Shakespeare anche con Lella Costa e la sua inconfondibile interpretazione dell'Amleto. E poi si entra nella grande tradizione della farsa francese con Le nozze di Figaro di Beaumarchais - tradotte da Enrico Groppali con un Tullio Solenghi servo «ambizioso per vanità, laborioso per necessità» -, e con Il gatto in tasca di Feydeau, il padre del vaudeville francese, nella libera elaborazione di Roberto Lerici con Antonio Salines. Il classico «si fa vivo e vegeto» con le giullarate di Mario Pirovano in Mistero Buffo (dal 18 al 21 marzo) di Dario Fo, per poi cedere il palco all'ironico e irriverente spettacolo del bravo Paolo Poli Sei Brillanti Giornaliste Novecento, che torna a grande richiesta dopo il tutto esaurito della scorsa stagione. Non poteva mancare poi Pirandello, un Pirandello rinnovato e piacevolmente grottesco de L'uomo, la bestia e la virtù (dal 5 al 16 marzo) interpretato e diretto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Come non poteva mancare il nuovo lavoro di Geole Dix e Sergio Fantoni, «una garanzia» per Bosetti, Tutta colpa di Garibaldi (dal 9 al 20 aprile) «divertente, polemico e documentato spettacolo sulla nostra identità di ieri e di oggi». E poi ancora la riduzione teatrale del romanzo Sostiene Pereira (dal 30 aprile all’11 maggio) di Antonio Tabucchi con Paolo Ferrari. Sul lago dorato di Ernest Thompson con Arnoldo Foà e Erica Blanc e 7 piani (dal 26 marzo al 6 aprile) di Michele Ainzara da un racconto di Dino Buzzati con Ugo Pagliai e Paola Gassman.

Piccola pausa della prosa con l'operetta della Compagnia Corrado Abbati ne La vedova allegra e La principessa della Czarda (dal 7 al 9 dicembre) e con il Balletto di Mosca, in scena tradizionalmente a Capodanno con Giselle.

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