Politica

Vendola, Di Pietro e Bersani insieme ma divisi E Tonino attacca Casini: escort della politica

Alla festa di Vasto dell'Idv regna la confusione. Di Pietro vuole la solita ammucchiata anti-Cav e attacca Casini: escort della politica. Vendola invita Bersani a scendere in piazza l'1 ottobre. E il segretario democratico tace su Penati

Vendola, Di Pietro e Bersani insieme ma divisi 
E Tonino attacca Casini: escort della politica

Vasto - E alla fine Bersani a Vasto, alla festa dell'Idv di Di Pietro, è andato. Ci sono tutti, c'è anche Vendola. Di Pietro accoglieil segretario democrat sulle note de "La canzone popolare" di Ivano Fossati, che per diverso tempo è stata la canzone, l'inno dell'Ulivo. Un segnale chiaro, quello di Di Pietro. C'è voglia di Ulivo, di Unione, di fare una grande ammucchiata a sinistra contro il Cavaliere. Ma così come sempre a sinistra, anche a Vasto regna la confusione. Bersani parla e già raffredda gli animi diell'Idv, ma soprattutto di Vendola. "Mai più commettere gli errori del passato, non faremo più l’Unione" dice il leader del Pd. E aggiunge: "Allora dobbiamo fare una proposta aperta a tutte le forze politiche moderate". Per esempio l'Udc di Casini, o anche Fli di Fini. E a proposito di Casini, il leader Idv non fa sconti e attacca: "Ieri l’Udc ha dato la sfiducia a Berlusconi e oggi ha firmato l’alleanza con il berluschino molisano, Iorio. E' opportunismo politico. Loro vogliono andare con chi vince, abbiamo a che fare con un partito che dice "siccome riesco ad andare a letto anche con la bionda, lì vado con la bionda mentre altrove vado con la mora. E' un escort della politica".

Vendola solo tre giorni fa in un'intervista all'Unità aveva detto no ad un alleanza futura con i centristi. Rincara la dose anche Follini del Pd che dice: "Se Bersani va a Vasto per un dibattito con Di Pietro e con Vendola ovviamente non c’è questione. Se il dibattito sottintende l’ineluttabilità di quella alleanza, la questione invece è grandissima. Un’alleanza di quel tipo sarebbe lo snaturamento del Partito democratico".

Ma a Vasto non tutti la pensano come Bersani, e Di Pietro continua a parlare da solo: "Oggi abbiamo voluto questo incontro perché vogliamo impegnarci per un’alternativa di governo e impegnarci in una coalizione riconoscendo le regole della coalizione". E Tonino ha anche aggiunto: "Bisogna indicare il programma e i compagni di lavoro, perché bisogna trovare persone di cui essere orgogliosi e non vergognarsi". Forse un riferimento al caso Penati che da settimane logora e tormenta il centro sinistra. Ma da Bersani nessuna parola sul suo ex braccio destro. Nessun accenno alla questione morale.

Nella continua confusione che avvolge Vasto non potevano mancare le parole di Vendola che spinge per un'alleanza senza fare ulteriori inviti troppo moderati e chiama Bersani a una manifestazione unica il 1 ottobre, a Piazza Navona a Roma. "Abbiamo bisogno di metterci insieme e convocare una grande manifestazione. Che altro dobbiamo attendere? Sarei felice se Bersani -ha affermato il leader di Sel- e Di Pietro prendessero la parola il primo ottobre a piazza Navona, che metto a disposizione". Ed ecco che si divide ancora di nuovo questa alleanza mai nata. Di Pietro accetta l'invito mentre Bersani dà picche affermando: "Troveremo il modo di incrociarci sui palchi, ma i tempi stringono". Ancora spaccati su tutto, insomma. E dire che si trattava di una "festa", quella di Tonino. C'era anche la musica. Ma forse quel pezzo di Fossati ha stonato un po' troppo..

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