Cultura e Spettacoli

La Venere di Morgantina è a casa: dal 24 marzo sarà esposta ad Aidone

La statua di epoca ellenistica trafugata in provincia di Enna dai tombaroli e restituita qualche mese fa dal Paul Getty Museum è arrivata in Italia. Diventerà, con la villa romana del Casale di Piazza Armerina, il centro di un nuovo polo turistico-archeologico

Finalmente è in Italia. Scortata dai carabinieri, smontata con cura e riposta in sette casse che hanno toccato il suolo di Roma, la Venere di Morgantina, il capolavoro di epoca ellenistica trafugato in Sicilia dai tombaroli trent'anni fa e adesso restituito al nostro Paese dal Paul Getty Museum sta per tornare nella sua terra. Entro sabato dovrebbe arrivare nel'Isola, e già il 24 marzo potrebbe essere esposta al museo di Aidone (Enna). Obiettivo: farla diventare, insieme alla villa romana del Casale di Piazza Armerina che sta per riaprire i battenti dopo un lungo restauro, un nuovo polo di attrazione turistico-archeologico.
Soddisfazione unanime in Sicilia, per la felice conclusione di una trattativa che ha impegnato per anni il governo italiano e le autorità siciliane. «Oggi è una giornata storica. Il caso ha voluto che mentre si celebra l'Unità d'Italia la Sicilia puòaggiungere anche la gioia per il ritorno della Venere di Morgantina», ha esultato il governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo. «Tutta l'area di Morgantina -ha aggiunto - con il rientro della Venere e con la riapertura della Villa del Casale di Piazza Armerina, costituirà un polo di grande attrattiva e qualità per l'offerta culturale e turistica. C'è molto da fare soprattutto sul piano delle infrastrutture con interventi che devono essere avviati al più presto».
La Venere sarà esposta al museo di Aidone, in provincia di Enna. «Sabato la Venere - spiega il direttore del museo, Enrico Caruso - sarà a Aidone, da lunedì partiranno le operazioni di montaggio. Contiamo di posizionare la statua nella sua sede definitiva in un paio di giorni, al massimo entro giovedì». Nella sala che ospiterà la Venere ci sarà anche un'altra statua, quella di una musa, datata terzo secolo. Proprio dal confronto con il materiale con cui è stata realizzata questa opera, gli studiosi sono riusciti a stabilire che la Venere e la musa provenivano dalla stessa zona della Sicilia, quella di Morgantina.

«A giugno - ha aggiunto Caruso - torneremo a Los Angeles perché, nell'ambito degli scambi previsti dalla convenzione per la restituzione delle opere trafugate, porteremo negli Stati Uniti una collezione di oggetti provenienti da Morgantina che saranno collocati al posto della Venere nella sala degli Dei del museo californiano».

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