Cronaca locale

«Una via a Versace» Milano celebra lo stilista scomparso

Un balletto alla Scala e mostre a dieci anni dall’omicidio

Tra un mese saranno dieci anni. Era il 15 luglio del 1997 quando Gianni Versace fu ucciso da un folle nella sua villa di Miami. A dieci anni da quella tragica scomparsa, Milano vuole onorare il grande stilista, un protagonista indiscusso del panorama internazionale, un uomo tra i più creativi che hanno saputo portare la moda italiana e Milano, la sua città adottiva, ai vertici della moda planetaria. Versace verrà celebrato con diverse iniziative che avranno l'obiettivo di far conoscere al grande pubblico l'intelligente comunicatore, il designer alternativo e futurista, colui che sapeva mettere nelle sue creazioni ben più dello stile. In particolare è un omaggio al Versace così amante dell'arte del bello. «È un omaggio per l'uomo Gianni Versace, per ciò che ha portato a Milano e all'Italia, un omaggio al Versace artista», ha sottolineato Vittorio Sgarbi svelando l'idea di dedicare una strada allo stilista, calabrese. Un balletto al Teatro alla Scala, una mostra dei più famosi bozzetti dello stilista esposti nelle vie di Milano e realizzate dal Comune in collaborazione con la prestigiosa maison e una borsa di studio intitolata allo stilista. «Grazie Gianni con amore», così Maurice Béjart intitola il balletto in due atti che si terrà il 15 luglio al Teatro alla Scala. L'amicizia e la profonda collaborazione tra Maurice Béjart e Gianni Versace ha dato vita a numerosi balletti e costumi di scena. I bozzetti degli abiti dei ballerini potranno essere ammirati da tutti i milanesi nelle strade della loro città attraverso una «mostra all'aria aperta». Dal 22 giugno 64 installazioni artistiche, raffiguranti i bozzetti dei più celebri abiti teatrali disegnati da Gianni Versace, in collaborazione con i più importanti coreografi e registi, come Béjart, Wilson, Petit e Cox, saranno posizionati nelle vie di Milano. Una borsa di studio, a carattere permanente, intitolata a Gianni Versace verrà assegnata da una giuria «speciale» che sceglierà chi avrà la possibilità di frequentare il corso triennale di Fashion and Textile Design dell'Istituto Europeo di Design. «Gianni è stato per me un grande fratello, un grande uomo e un grande artista, un genio che merita tutto questo» ha detto Donatella Versace, che dalla scomparsa del fratello è diventata la creatrice del marchio di famiglia. «Sarebbe stato molto felice di questo, lui che non è nato a Milano ma che amava molto questa città». E ha concluso il fratello Santo: «Gianni mi ha detto, dall'altra capo del mondo dove sta, che la squadra italiana è imbattibile...

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