Roma

Una «vetrina» tutta di novità

Dopo il felice avvio affidato alla vetrina «Revolution», la stagione del Quirino si ritaglia adesso un nuovo angolo di monitoraggio «obliquo» rispetto al repertorio convenzionale intitolato «Autogestito Quirino» e curato da Marianella Bargilli che, a partire da questa sera, propone otto produzioni sospese tra tradizione e innovazione . Se infatti lo spettacolo d’apertura, «Dignità autonome di prostituzione» di Luciano Melchionna, punta a scardinare il consueto cliché comunicativo tra chi agisce e chi fruisce (si tratta di una performance in cui ogni attore racconta la sua storia a un ristretto gruppo di spettatori, liberi di scegliere via via chi e cosa ascoltare), il secondo titolo in scaletta, «Party Time - Il linguaggio della montagna», vede Renato Nicolini e Marilù Prati (quest’ultima anche interprete) prendere le mosse dalla celebre commedia di Pinter per raccontare come «lo spazio pubblico non sia ormai più un punto di riferimento della nostra vita, sostituito da luoghi privati e segreti. Lo stesso slittamento dal pubblico al privato caratterizza il linguaggio, banale ed insignificante, usato come maschera piuttosto che per comunicare; da cui emerge a tratti, per involontari squarci abbaglianti, la verità negata». Insegue poi il ritmo di un ballata moderna l’intrigante «Alé Calais» di Osvaldo Guerrieri che la stessa Bargilli, diretta da Emanuela Giordano, porta in scena venerdì 26 vestendo i panni di un cantastorie arguto e appassionato: la rievocazione della storica partita di calcio tra il Calais e il Nantes (la prima, squadra di dilettanti, sembrava avere la meglio sui professionisti della seconda ma alla fine l’entusiasmo ha dovuto cedere il posto alla delusione) si erge qui a metafora di lotta sociale, di ricerca di riscatto, di scontro civile e umano. Tra le altre produzioni previste fino al 31 marzo segnaliamo l’interessante «Sul confine» di Gabriele Di Luca, pièce vincitrice del Premio Tuttoteatro.com «Dante Cappelletti» 2008. Informazioni più dettagliate sul sito del teatro al botteghino: 06.

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