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Viareggio, sale il bilancio delle vittime: 22 morti

E' il regionale La Spezia-Pisa il primo treno a fermare a Viareggio dopo l'incidente ferroviario. Nelle ultime ore muoiono due donne e un uomo ricoverati in gravissime condizioni: le vittime sono 22. L'ultimo strazio: i morti senza nome. La Gatx assicura: "Controlli a tappeto"

Viareggio, sale il bilancio delle vittime: 22 morti

Viareggio - E' il regionale 23375 La Spezia-Pisa il primo treno a fermare, alle 5:54, a Viareggio dopo l'incidente ferroviario avvenuto in stazione nella notte tra lunedì e martedì scorsi. Sembra che la vita, la quotidianità, possa riprendere. Eppure non è così. Continua a salire il numero dei morti che ora sono 22, l'ultimo decesso riguarda una donna di 40 anni ed è avvenuto all'ospedale di Pisa. Aveva riportato ustioni al 100 per cento del corpo.

Peggiora il bilancio Il tragico bilancio dell'incidente peggiora di ora in ora. E si ingrossa. In nottata è morta, infatti, una donna ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Carrara. Di lei non si conoscono ancora le generalità perché, come gran parte delle vittime, non è riconoscibile. Questa mattina, poco dopo le 10, è poi morto il giovane che era stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Massa Carrara dopo l’esplosione alla stazione di Viareggio nella notte tra lunedì e martedì. Il giovane si chiamava Amdula Boumalahaf.

Funerali di Stato Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto in cui si dichiara lo stato di emergenza a seguito del disastro ferroviario di Viareggio. Lo riferiscono fonti governative, che sottolineano come siano stati decisi anche il lutto nazionale e i funerali di Stato.

Stato di emergenza fino al 31 dicembre Lo stato di emergenza è in vigore fino al 31 dicembre 2009. È quanto si apprende da fonti di governo. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto del presidente del Consiglio e nei prossimi giorni seguirà anche un’ordinanza ad hoc, sempre della presidenza.

Ripresa la circolazione Poco dopo le 5 un dipendente delle Ferrovie ha tolto i nastri bianchi e rossi che delimitavano l'accesso alla stazione di Viareggio, che stamani, dopo tre giorni dall'incidente ferroviario che ha provocato 20 morti, è stata riaperta. Alle 5:54, con qualche minuto di ritardo, è arrivato il primo treno da La Spezia. Cristina, 29 anni, romena, è la prima a scendere "fa un po' di impressione, un po' di paura". Poi, rivolta a guardare le cisterne gpl del convoglio deragliato che sono ancora ferme in stazione, "mettono angoscia", dice Cristina. La stazione ha ripreso regolarmente la sua funzione. Alle 7 erano quattro i convogli che si sono fermati con qualche ritardo. All'esterno sono ancora in funzione i bus navetta sostitutivi. Claudio Cozzani, 56 anni, da anni è pendolare fra Viareggio e Sarzana: "Piano piano torna la normalità - dice aspettando il treno - ma ci vorrà un po' a digerire la rabbia. Forse con un po' più di attenzione tutto questo non sarebbe successo". Sul tabellone elettronico scorrono gli orari dei treni, con ritardi e soppressioni: per il momento degli otto binari solo uno è in funzione. Dall'altoparlante una voce avverte che ci possono essere dei disagi. Riaperti anche l'edicola e il bar: "ancora la stazione è semideserta - spiega l'edicolante - ci sarà un 15% dei viaggiatori. Molti non sapevano che stamani sarebbe stata riaperta, altri preferiscono ancora usare i propri mezzi. Che sensazione tornare qua? "Un po' da sopravvissuti".

Gatx: "Controlli a tappeto" La Gatx rail Europe, proprietaria del vagone deragliato nella stazione di Viareggio, ha deciso "spontaneamente e come misura precauzionale", di controllare tutti gli assi dei vagoni che trasportano gpl in Italia e che abbiano caratteristiche tecniche simili a quello coinvolto nell'incidente della notte tra lunedì e martedì scorsi. A renderlo noto, in un comunicato, è la stessa società di noleggio carri cisterna: "Gatx provvederà immediatamente alla sostituzione di tutti gli assi dei vagoni interessati, i quali verranno sottoposti ad un controllo tecnico completo per verificarne l'integrità delle condizioni operative. Le modalità di test più appropriate verranno discusse con le autorità italiane". "Data l'ipotesi attuale per cui una fessurazione dell'asse possa essere connessa all'incidente, vogliamo eliminare qualsiasi potenziale rischio per il pubblico", afferma Johannes Mansbart, ceo di Gatx rail Europe. "Questa misura non implica il riconoscimento che causa dell'incidente di Viareggio siano stati errori da parte di Gatx - sottolinea Mansbart -, ma è un controllo di sicurezza per ristabilire la completa fiducia dei nostri clienti e del pubblico verso la comprovata sicurezza ed integrità dei nostri vagoni". "Gatx - aggiunge la nota della società - sta collaborando con Ferrovie dello Stato per comprendere i motivi in base ai quali Fs ha sospeso l'utilizzo dei nostri vagoni in Italia. Anche se riteniamo non ci siano elementi che giustifichino tale misura, con spirito di cooperazione lavoreremo con FS. Le autorità non hanno permesso a Gatx l'accesso al luogo dell'incidente o la possibilità di ispezionare i vagoni deragliati.

Pertanto non siamo in grado di condurre le nostre valutazioni".

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