Cronaca locale

Villa Clerici e la galleria d'arte sacra, apertura straordinaria per il Fai

Sabato 27 e domenica 28 la dimora settecentesca sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 17.30. Si potranno ammirare le opere religiose di Bodini, Manzù, Messina e Usellini. Ci sarà anche una retrospettiva dello scultore Pino Pedano

Week end in città. Ecco un'occasione per respirare l'aria di primavera e ammirare una bellezza nascosta. Il Fai (Fondo ambiente italiano) presenta per la diciottesima Giornata di primavera, sabato 27 e domenica 28 marzo, l'apertura straordinaria della settecentesca Villa Clerici a Milano, in zona Niguarda. La dimora ospita il primo museo di arte sacra contemporanea (fu inaugurato nel 1955 dal presidente Gronchi) e una grande personale dello scultore Pino Pedano.
Le visite si svolgono dalle 10 alle 17.30. Previsti tour guidati (info@villaclerici.it oppure www.villaclerici.it 02.6470066).
Il complesso architettonico fu edificato nella prima metà del '700 dall'architetto Francesco Croce per la famiglia dei conti Clerici con magnifici giardini, la cui decorazione statuaria è tutt'ora conservata. Nella seconda metà dell'Ottocento iniziò per la villa un lungo periodo di decadenza, fino a quando la Casa di Redenzione Sociale decise di farne la propria sede per il recupero dei dimessi dal carcere. Nel dopoguerra quando l'associazione trasferì la sua attività, Dandolo Bellini collezionista e pittore dilettante, decise di arredare gli spazi lasciati liberi con un importante collezione di opere artistiche ispirate all'arte sacra. Inaugurata nel 1955 dal presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, la Galleria d'arte sacra dei contemporanei è stata la prima a livello internazionale a occuparsi del riavvicinamento tra artisti e temi religiosi. Fu un'esperienza fondamentale nel percorso di Giovanni Battista Montini, tanto che quando divenne Paolo VI volle con sé a Roma Bellini, a cui affidò la creazione della galleria dei moderni nei Musei Vaticani. Nella Villa figurano, tra le altre, opere di Bodini, Funi, Manzù, Messina, Minguzzi, Soldi, Usellini.
In occasione dell'apertura straordinaria al piano nobile è stata allestita una grande retrospettiva dello scultore Pino Pedano, con una selezione di opere dell'artista, dal 1975 a oggi. Le sale della villa dialogano con le opere in legno del maestro, invitando lo spettatore in un percorso fra Totem, Sfere e Porte monumentali dalla forte carica emozionale: "Pedano è lo scultore del legno interiore, lavora il legno come se questo avesse un'inconscio" (Tommaso Trini).
Nato nel messinese nel 1944, Pino Pedano dopo l'esperienza nel campo del design comincia ad esporre nel 1976 sue sculture presso la "Galleria del Naviglio" di Milano. Negli anni successivi espone in numerose mostre in Italia, a Parigi e New York. Nel marzo 1990 tiene una personale al Victoria and Albert Museum di Londra e nell'aprile 1992 Milano gli dedica una mostra presso la Rotonda della Besana. Nel 2006, dopo 14 anni di assenza, torna a esporre con una personale all'Oratorio della Passione, presso la Basilica di Sant'Ambrogio.

Nel 2008 espone infine alla chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, dove le sue opere in legno dialogano con i neon di Dan Flavin.

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