Roma

Villa di Plinio, nuovo sopralluogo ma lavori fermi

APERTO L’opera di riqualificazione dovrebbe rendere fruibile il gioiello

La commissione cultura del XIII Municipio è tornata alla villa di Plinio per un sopralluogo congiunto con alcuni responsabili della soprintendenza ai beni archeologici e culturali del comune di Roma. «Abbiamo verificato lo stato dei lavori di riqualificazione, attualmente fermi - ha dichiarato la presidente Monica Picca - e stiamo continuando la collaborazione con la soprintendenza per rendere fruibile alla cittadinanza la visita di questa villa. Ho proposto la creazione di un tavolo di lavoro, a cui dovranno partecipare, oltre ai referenti politici, anche i tecnici, la soprintendenza, e le associazioni cittadine che potranno così dialogare con le istituzioni e suggerire le proprie idee a riguardo. Stiamo anche pensando di organizzare alcuni eventi che trasformeranno la villa di Plinio in un vero e proprio polo della cultura». Tra i progetti in fase di definizione, ha aggiunto Adriana Vartolo, vicepresidente della commissione cultura, «è compreso quello dedicato alle scuole, che offre la possibilità di istituire dei percorsi didattici che permetteranno ai nostri studenti di conoscere le bellezze storiche presenti sul territorio in cui vivono».
«Questo ulteriore sopralluogo - osserva Angelo Paletta (Pdl), vicepresidente del consiglio municipale - mette in evidenza come il patrimonio culturale presente sul territorio debba essere conservato e valorizzato come prescrive il codice Urbani del 2004. Proprio da questa innovazione normativa e culturale ritengo occorra partire per riuscire meglio a tutelare il patrimonio storico locale e renderlo fruibile quanto lo stesso mercato culturale richiederebbe». Sulla stessa linea Francesco Spanò (Pd), il quale fa presente che «per rendere fruibile la villa è indispensabile che il Campidoglio nel prossimo bilancio metta la copertura finanziaria per completare tutti i lavori di scavo, di messa in sicurezza, illuminazione e videosorveglianza».
Gli interventi previsti riguardano il completamento dello scavo archeologico, il restauro dei paramenti murari e dei mosaici, che a loro volta necessitano anche di un consolidamento.

Sono da aggiungere la revisione della recinzione dell'area monumentale e quella dei siti scoperti durante le operazioni di scavo.

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