Ville di lusso, fisco e riservatezza Così Lugano attira i Vip italiani

Sul lungolago sta sorgendo un palazzo high-tech avveniristico. È un esempio del fermento dell’edilizia ticinese che si rivolge sempre di più al mondo del jet set

Elisabetta Pisa

Le chiamano ville, ma sono paradossalmente in condominio, sospese tra cielo e lago. Si estendono su tre piani, con ascensore interno privato, e 250 metri quadrati di giardino sul tetto. Hanno i vantaggi degli attici - la vista su tutto il lago di Lugano - ma la metratura extra-large delle ville: 5-600 metri quadrati luminosissimi, altamente tecnologici, rivestiti di materiali che «sono gli ultimi ritrovati della tecnica», dice l’architetto Giampiero Camponovo. È il palazzo Mantegazza, un edificio avveniristico, high-tech, con un sistema di collegamento video per controllare l’interno della casa e di attivazione degli impianti di riscaldamento, o altro, possibile anche a migliaia di chilometri di distanza. Una costruzione che ridisegnerà il volto del lungolago e che accentuerà la vocazione di Lugano all’accoglienza dei Vip. Sta sorgendo a Paradiso, in riva al lago. I lavori termineranno nel 2008. Ma i possibili acquirenti si stanno già facendo avanti: soprattutto personalità del mondo dello spettacolo. Qualcuno parlava di Schumacher. Un nome smentito dalla proprietà del palazzo. Ma è certo che sono in corso trattative con molti italiani in cerca di location di prestigio, appartamenti di superlusso, dove poter vivere al riparo da sguardi indiscreti.
Una caratteristica che è ciò che di più comune si può trovare in Ticino: la riservatezza è inscritta nel Dna degli svizzeri. Da sempre gli esponenti del jet set passeggiano per Lugano del tutto indisturbati. In più le autorità fanno di tutto perché si sentano a loro agio. Pagare le tasse è un onere per tutti e talvolta anche una complicazione. I contribuenti facoltosi stranieri, quelli con un reddito imponibile minimo di 160mila franchi, possono beneficiare di un’imposta forfettaria che semplifica loro la vita. Un sistema che di recente la deputata socialista Susanne Leutenegger Oberholzer ha cercato di mettere in discussione. Secondo la parlamentare, Schumacher, che è domiciliato nel Canton Vaud, pagherebbe solo da 2 a 4 milioni d’imposte, ossia un decimo di quanto dovrebbe versare un contribuente tassato normalmente. Un metodo che, secondo la deputata, fa perdere soldi allo Stato e rafforza la reputazione della Svizzera quale paradiso dell’evasione fiscale. Comunque sia la proposta di abolirlo è stata respinta. Dunque i ricchi continuano a beneficiare di una corsia preferenziale.
«Dato che si tratta di persone con patrimoni in diverse parti del mondo – dice Stefano Pelli, direttore della divisione delle contribuzioni -, per semplificare si calcola la base imponibile sulle spese di sostentamento: ossia si moltiplica per 5 il valore annuo dell’affitto corrisposto o il valore locativo dell’immobile in cui si risiede, su cui poi si applica l’aliquota». Ma a parte le agevolazioni fiscali che pongono in concorrenza il Ticino con località esclusive come Montecarlo, nel Cantone si registra un fermento nell’edilizia di lusso, dopo gli anni della crisi del mattone. Nel Malcantone, una zona con vista lago, ma soprattutto a Lugano. In prossimità della stazione, in via Maraini, è stato quasi completato un palazzo con appartamenti di alto livello. Il Palace, ex albergo storico sul lungolago, verrà ristrutturato: una parte sarà occupata da un polo culturale, con un teatro; l’altra da appartamenti di lusso. Ma l’immobile che segnerà una vera e propria innovazione nell’edilizia abitativa è proprio palazzo Mantegazza. Un investimento degli omonimi imprenditori turistico-immobiliari. «Vogliamo lasciare un segno del passaggio della nostra famiglia in città – dice Sergio Mantegazza -. Ci siamo affermati a livello mondiale nel turismo. Vogliamo realizzare qualcosa di unico, l’edificio più significativo della nostra città, cui siamo profondamente legati». Undici piani, rivestiti di vetrate e lastre di titanio per alleggerire la mole, con all’interno centro fitness e piscina, il palazzo verrà costruito secondo i principi ecologici: verrà riscaldato e raffreddato con l’acqua del lago.

Con un sistema di termopompe, verrà pompata l’acqua dal fondo alla superficie: la differenza di temperatura consentirà di riscaldare gli ambienti.

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