Scienze e Tecnologia

Violazione della privacy, accuse alle Apple: iPhone e iPad raccolgono i dati riservati

Gli iPhone e gli iPad raccolgono i nostri dati: precisamente luogo e ora di utilizzo degli apparecchi. Lo riporta il Daily Mail. L'Adoc chiede l'intervento del Garante per la privacy

Violazione della privacy, accuse alle Apple:  
iPhone e iPad raccolgono i dati riservati

Gli iPhone e gli iPad immagazzinano su un file segreto luogo ed ora di utilizzo da parte dell’utente, per poi copiare i dati su un computer quando i due apparecchi vengono collegati: chiunque entri in possesso del cellulare o acceda al pc potrebbe ricostruire un quadro dettagliato dei movimenti del propietario. Come riporta il tabloid britannico Daily Mail la Apple ha reso possibile "per chiunque - una moglie gelosa, un detective privato - che abbia accesso al telefono o al computer di ottenere delle informazioni dettagliate su dove si è stati", spiega uno degli scopritori del file, Pete Warden, che ha anche diffuso una applet che permette agli utenti di accedere ai dati per controllare quali vengano registrati. Altri cellulari che utilizzano il sistema Gps non sembrano avere un software equivalente; le reti di telefonia mobile registrano regolarmente le celle di aggancio degli apparecchi ma per legge le informazioni sono a disposizione solo della polizia e delle altre autorità.

''L'Iphone e l'Ipad 3G della Apple, secondo alcuni ricercatori, tengono traccia di tutti i nostri spostamenti, registrandoli su un file, non protetto da sistemi di sicurezza, che viene archiviato sul computer quando si effettua una sincronizzazione dei dati''. E' quanto rileva in una nota l'Adoc chiedendo l'intervento del Garante per la privacy e invitando la Apple ''a chiarire le motivazioni e l'utilizzo dei dati raccolti''. ''E' sconcertante la violazione della privacy operata dai dispositivi mobili della Apple ed è gravissimo che i dati raccolti non siano in alcun modo protetti da un sistema di sicurezza'', dichiara Carlo Pileri, presidente dell'Adoc.

''Pertanto chiediamo al Garante per la privacy di intervenire prontamente sulla vicenda, verificando la veridicita' della situazione e, nel caso, applicando eventuali sanzioni a carico della societa' Apple'', conclude.  

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