Roma

Visconti: «Housing sociale È questa la vera priorità»

A Roma la casa è il problema numero uno. Da un’indagine dell’istituto Cresme del 2009 risulta che la domanda a Roma del segmento «debole» della popolazione è stimata in 48mila alloggi, dei quali 36.600 per famiglie alla ricerca di abitazioni in locazione a canoni sostenibili e gli altri per studenti, famiglie con disagio economico e lavoratori fuori sede. «Il Piano casa del Comune, approvato a marzo in consiglio, dovrebbe però a breve cominciare a dare i primi risultati. L’obiettivo è attuare una serie di misure urbanistiche e di bandi per realizzare nell’arco di cinque anni 25mila nuove case», dice Marco Visconti, da qualche giorno tornato delegato del sindaco alla casa e all’emergenza abitativa. «Per la prima volta - promette Visconti - il Comune non realizzerà solo alloggi di edilizia pubblica popolare, ma anche in housing sociale. Gli enti stanno facendo pagare ai cittadini le loro scorribande azionarie, mettendo in vendita il patrimonio immobiliare a prezzi di mercato. Solo alcuni tutelano gli inquilini come la legge prevede».
Intende dire che il ceto medio non riesce più a riscattare le case dagli enti?
«Esattamente questo. Il Piano casa, di cui la parte più rilevante riguarda l’housing sociale, si rivolge a giovani coppie, famiglie in difficoltà, che potrebbero ottenere la casa comunale a riscatto, come succedeva negli anni Settanta».
Pagare oggi e poi diventare proprietari?
«Sì, dopo circa 20-25 anni queste persone sarebbero in grado di riscattare l’alloggio, magari pagando un affitto leggermente più alto del canone concordato. Nessuno butterebbe i soldi dalla finestra, perché alla fine la casa diventerebbe di proprietà sua e dei suoi figli».
Quando si vedranno i primi risultati?
«Come delegato del sindaco posso anticipare che nelle prossime settimane Alemanno presenterà alla stampa una serie di interventi urbanistici inseriti nella delibera sul Piano casa che produrranno gli effetti desiderati. Già stanno per partire una serie di bandi».
Il Piano prevede anche la riqualificazione dei casali agricoli.
«Il bando ha già raccolto circa 1500 domande da parte dei privati, nei prossimi giorni le cominceremo a esaminare. Si tratta a volte di casali che cadono a pezzi. Con gli incentivi potranno essere riqualificati a uso locazione a studenti e giovani coppie. E allo stesso tempo eviteremo il pericolo che quei casali diventino terra di nessuno».
Ora in Regione c’è un governo amico.
«Ci aspettiamo la massima collaborazione fra Comune e Regione. L’auspicio è una nuova legge regionale sul piano casa, che aumenti i premi di cubatura per le demolizioni e ricostruzioni degli stabili. In particolare per housing sociale e alloggi Erp penso che si possa arrivare tranquillamente al 50 per cento.

Ad esempio alla ex Bastogi, Corviale, Tor Bella Monaca, con quella quota potremmo fare delle cose molto positive».

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