Roma

Il Visconti è salvo (per ora): un «sì» alla revoca dei lavori

Continua la saga del liceo Visconti, al centro di una disfida fra le classi dello stesso istituto e il ministero dei Beni culturali. Ieri, però, a dire una parola a favore della scuola è intervenuta l’aula Giulio Cesare, che ha approvato all’unanimità una mozione con cui si chiede un impegno al sindaco per revocare i lavori nella scuola che dovrebbero partire domani e per avviare la messa in sicurezza dell’edificio, senza alterare la configurazione del liceo e con l’eliminazione delle barriere architettoniche per i disabili. Il progetto, firmato dall’architetto Paolo Rocchi, prevede la cessione di tre aule dell’istituto al ministero dei Beni culturali, lo sventramento della volta cinquecentesca e la soppalcatura delle aule. Inoltre, si inserisce in quel documento anche l’apertura di un secondo ingresso su piazza del Collegio romano appannaggio dello stesso ministero. Non è, invece, previsto l’inserimento di una rampa che permetterebbe anche ai bambini disabili di accedere alla scuola.
I genitori e i docenti della scuola hanno avviato contro quel progetto una battaglia che ormai va avanti da tempo e che ha portato al blocco delle lezioni, a sit-in di protesta contro i lavori e alla costituzione di un comitato, formato dalle mamme e dai papà, che hanno cercato in tutti i modi di far sentire la loro voce. «È un intervento - spiega il capogruppo dei Verdi, Fernando Bonessio - che pregiudicherebbe l’integrità storico monumentale dell'intero stabile». E che «se non fermato avrebbe confermato la prepotente tendenza all’occupazione del centro storico da parte dei palazzi della politica». Anche il consiglio del I municipio è intervenuto nei giorni scorsi nella questione, approvando un ordine del giorno con cui ha chiesto il blocco di ogni lavoro sul cinquecentesco edificio di piazza del Collegio Romano.
Ieri un ulteriore passo in tal senso è stato compiuto dal consiglio comunale. Soddisfatti i genitori presenti in aula che hanno applaudito alla votazione del documento. Ma ora si deve pensare alla mossa successiva, che dovrebbe portare alla stesura di un nuovo progetto, che preveda, è questo l’auspicio dei genitori, la restituzione dell’intero complesso alla scuola. Laura Tassinari, mamma di due bambini iscritti al Visconti, spera che «si trasformi in atti amministrativi la buona volontà espressa dal ministero dei Beni culturali, fra l’altro arrivata solo dopo le nostre proteste». «In tempi brevissimi - assicura Eugenio Patanè, consigliere dell’Ulivo e primo firmatario della mozione - il sindaco Veltroni invierà la mozione al ministro Rutelli», il quale avrà l’onere di interrompere i lavori, che dovrebbero partire già da domani. Il consigliere di An Luca Malcotti, che pure ha votato a favore della mozione, sottolinea di «aver trovato patetica la sviolinata a Rutelli inserita nella mozione: di questo non c’era alcun bisogno, anche perché i genitori hanno dovuto aspettare molto tempo prima di avere una risposta da quel ministero». «Il progetto di ristrutturazione del liceo Visconti - gli fa eco il collega di partito Federico Guidi - deve essere revocato e non semplicemente rivisto.

Questa è l’indicazione espressa dal voto del consiglio comunale di Roma, grazie alla ferma posizione di An» per il quale Guidi rivendica il ruolo di «sentinella, mai così necessario per trasformare del tutto un progetto in grado di alterare gravemente il complesso monumentale del Liceo Visconti».

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