Roma

Da Visconti a Soldati, ecco i maestri da celebrare

Con la proiezione di «Romolo e Remo» verrà ricordato il produttore Lombardo

Ariela Piattelli

Questo è un anno speciale per il cinema italiano. Mentre cresce l’industria dell’immateriale, Roma si prepara alla grande Festa (13-21 ottobre). Ma quest’anno ha anche un altro particolare significato, perché cento anni fa nascevano quattro uomini che avrebbero cambiato la storia del cinema italiano. Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Mario Soldati e Goffredo Lombardo. La Festa Internazionale di Roma non può dimenticare il centenario della loro nascita, anzi lo celebra con eventi e iniziative, perché in fondo i grandi cineasti italiani del '900 rappresentano tutt'oggi una grande ricchezza sia per la Settima Arte nostrana, sia per quella di oltreoceano. E si parte dal Neorealismo, da quella pellicola che aprì la strada alla stagione più felice del cinema italiano, Roma città aperta in versione restaurata sarà proiettato il 14 ottobre al Teatro Studio dell’Auditorium alle 20.30. Il film che consacrò Roberto Rossellini all’Olimpo del cinema d'autore mondiale, sarà presentato dai suoi amici e collaboratori, tra cui il regista Carlo Lizzani.
La Festa ricorda Rossellini anche con la mostra «Nel nome del padre, della figlia e degli spiriti santi», ideata e realizzata dalla figlia Isabella. Poi un omaggio a Luchino Visconti, Ossessione (sempre in versione restaurata) in proiezione venerdì 20 ottobre (Teatro Studio alle 18). La prima opera di Visconti, uscita in Italia nel 1943 ed ispirata a Il postino suona sempre due volte, destò subito l’attenzione del pubblico internazionale, molti critici videro in essa il primo vagito del Neorealismo. E per Visconti anche una mostra (Auditorium-Spazio Risonanze), «Luchino Visconti e il suo tempo» che mette in luce la concezione che aveva il regista dell’arte come creazione, del cinema del teatro e della musica; un’esposizione che permetterà ai visitatori di guardare il suo lavoro «dal vivo» e da vicino. Mario Soldati, scrittore e cineasta che seguì il Neorealismo sin dai suoi primi passi, sarà celebrato martedì 17 ottobre (Teatro Studio 20.30), con la proiezione del suo film Fuga in Francia (1948). Infine un omaggio al produttore Goffredo Lombardo, fondatore della Titanus: sarà proiettato Romolo e Remo di Sergio Corrucci. Ma non finisce qui, perché la Festa promette di celebrare anche l’opera dei grandi registi del post-Neorealismo. Bernardo Bertolucci e Michelangelo Antonioni. Quest’ultimo sarà protagonista della mostra «La pittura di Antonioni» (tempio di Adriano a Piazza di Pietra), un’esposizione dedicata al mondo delle immagini e dei colori elaborati dal pittore-cineasta. A Bertolucci sarà dedicata una curiosa mostra, «I costumi dell’Ultimo Imperatore» (Auditorium).

Saranno esposti i costumi del kolossal di Bertolucci, realizzati dall’inglese James Acheson.

Commenti