Vivere nel buio e nel silenzio. Con amore

Vivere nel buio e nel silenzio. Con amore

Cinquant'anni di successi in un mondo di silenzi e cecità, dove la vita corre ugualmente nella gioia e nella felicità, nell'amore e nel silenzio, dove il buio è un filo conduttore pieno di luce. Era il 1964 quando Sabina Santilli, sordocieca dall'infanzia, grazie all'aiuto di un gruppo di volontari, fondò a Osimo (Ancona), la Lega del Filo d'Oro, un riferimento al filo prezioso che unisce le persone sordocieche al mondo esterno. Da allora l'impegno è stato totale e prezioso, e ha dato vita a una delle esperienze di solidarietà e concreta assistenza tra le più importanti del mondo.
Oggi la presenza della Lega del Filo d'Oro in sette regioni è costante e ha fatto sì che si instaurassero numerosi rapporti con le istituzioni pubbliche e gli enti di riferimento con diverse convenzioni: con università, enti e istituti di formazione. E i numeri sono una esaustiva dimostrazione di successi che continuano nel tempo. Nel 2013 la crescita è stata il tratto che ha accomunato i vari settori dell'associazione. Sono stati 731 gli utenti seguiti nei diversi servizi, 50 in più rispetto al 2012; da 491 dipendenti si è passati a 533 e il numero dei volontari è cresciuto ulteriormente, da 465 a 548. A gennaio 2013 sono stati aperti il Centro di Modena - portando così a 5 il numero dei centri residenziali in Italia - e sono stati avviati i lavori per la realizzazione della nuova sede nazionale di Osimo.
«Il traguardo dei cinquanta anni è sicuramente importante - spiega Rossano Bartoli, segretario generale dell'associazione - molte cose sono state fatte e molte sono le sfide future. Prima tra tutte il Progetto Linguetta per la realizzazione della nuova sede nazionale di Osimo, che ci permetterà di aumentare i posti letto e diminuire così le liste di attesa. Restano forti le preoccupazioni per la situazione generale, ma siamo convinti che non bisogna arrestare il cammino di sviluppo intrapreso, cercando di accogliere sempre più i bisogni delle persone che a noi si rivolgono e le sollecitazioni delle famiglie».
La Lega del Filo d'Oro, che ha tra i suoi testimoni più fedeli Renzo Arbore, è una realtà unica in Italia che da 50 anni fornisce un servizio altamente qualificato alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Le attività svolte sono finanziate solo parzialmente da fondi pubblici e solo grazie alle risorse da privati, che rappresentano circa il 70% delle entrate, è possibile garantire agli utenti una completa assistenza, ampliare e potenziare i servizi offerti e dare risposte ai bisogni di un numero sempre maggiore di persone.
«Per questa ragione, la solidarietà per la Lega del Filo d'Oro - aggiunge Bartoli - ha un ruolo fondamentale per la vita e lo sviluppo dell'Associazione stessa. Il meccanismo del 5xmille si è rivelato un'importante opportunità di finanziamento in più, che si va a sommare all'abituale donazione senza alcuna spesa aggiuntiva per ogni contribuente. Una firma per la Lega del Filo d'Oro nella propria dichiarazione dei redditi è un gesto che non costa nulla e vale tantissimo».
Molteplici e intense le iniziative sul territorio. Presso il Centro di Osimo si svolgono le attività di diagnosi e riabilitazione e trovano ospitalità bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. Per ogni ospite viene elaborata una terapia riabilitativa personalizzata e sistemi adeguati di comunicazione, per permettere loro di stabilire relazioni col mondo e recuperare, quanto più possibile, una dimensione fatta di dignità e autonomia. L'aumento costante di richieste di accoglienza e assistenza specialistica ha spinto la Lega del Filo d'Oro a portare sul territorio l'esperienza maturata in 50 anni di attività.


Con questo obiettivo sono nati, nel 2004, a Lesmo (Monza Brianza), nel 2007 a Molfetta (Bari), nel 2010 a Termini Imerese (Palermo) e nel 2013 a Modena, quattro centri residenziali, ai quali si sono aggiunte le sedi territoriali di Roma e Napoli che offrono un servizio importante per gli utenti e le loro famiglie, e sono di supporto alla rete dei servizi locali.

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