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Vuitton Trophy, anche Azzurra conquista la semifinale

Dopo Mascalzone Latino Audi Team, un altro successo per la nostra vela: Azzurra batte All4One e passa in turno. Se la dovrà giocare con Emirates Team New Zealand, mentre i "mascalzoni" incontreranno gli svedesi di Artemis. Louis Vuitton Trophy a Auckland: guarda

Vuitton Trophy, anche Azzurra conquista la semifinale

Auckland - Ce l'ha fatta anche Azzurra, a conquistare la semifinale, risultato già centrato da Mascalzone Latino Audi Team. In una giornata importante nel Waitemata Harbour di Auckland con due posti in palio per le semifinali. Due match race secchi dopo un cambio di programma per il ritardo del ritardo del vento.

Artemis è stata la prima a mandare a casa, il suo avversario TeamOrigin, vincendo con un vantaggio di una trentina di secondi. Terry Hutchinsons e Paul Cayard hanno finalmente dimostrato grinta e determinazione.

Anche Azzurra ha dato lezioni di vela con All4One, che aveva scelto come avversario il tem italiano ritenendo di poterlo battere.  L’equipaggio di Francesco "Checco" Bruni ha fatto un gran lavoro sfoderando la giusta cattiveria. Il timoniere palermitano, 39 anni, istigato dal carrarino Tommaso Chieffi, uomo di lunghissima esperienza, ha fatto in modo di demolire il quasi giovane francese Sebastien Col con una partenza formidabile. Il meglio è arrivato quando mancavano due minuti alla partenza e sul gommone degli Umpire, i giudici in acqua, si è alzata una bandiera blu di penalità per All4One. In queste regate, partire con una penalità significa quasi sempre perdere. Bruni non solo conquista la penalità e costringe l’avversario a partire malamente dietro di lui.

All4One, con il plurimedagliato Jochen Schumann e il coriaceo John Cutler, riesce a stare vicino ad Azzurra nel tentativo di ribaltare la situazione già pesante. La prima bolina è uno scambio di favori, fino a quando Bruni e il suo equipaggio eseguono una “bretone”, manovra con cui si lancia la barca verso la boa solo con l’inerzia e praticamente contro vento. Il vantaggio è poco, ma Azzurra manovra bene in poppa, risponde agli attacchi di All4One che cerca di passare orzando. Dopo il cancello di poppa la barca italiana conquista cinque lunghezze di vantaggio. La regata è chiusa, la semifinale aperta.

Piccola complicazione nel dopo regata, quando con grande onore ma anche grande apprensione lo skipper neozelandese Dean “Dino” Barker sceglie proprio Azzurra come avversario di Emirates Team New Zealand per le semifinali. Significa che in cuor suo la ritiene più debole delle altre due, che ovviamente vanno a comporre l’altra coppia che deve regatare al meglio di tre prove. Mascalzone Latino Audi Team è contro Artemis di Paul Cayard. Incontro tra vecchi compagni di squadra… Gli uomini chiave delle due barche, Gavin Brady, Morgan Larson e Terry Hutchinson erano con America One nel 2000. Paul ha fatto scuola, e adesso l’allievo prova a battere il maestro.

Difficile dire cosa sarebbe stato meglio: una semifinale tutta italiana con la certezza di vedere almeno una barca con il tricolore in finale oppure questa soluzione più incerta, che potrebbe anche portarle tutte e due in finale ma anche vederle escluse. Dice Francesco Bruni: "Il mio team mi ha chiesto di essere più aggressivo e oggi lo sono stato. L’equipaggio ha risposto bene, abbiamo dato la penalità all’avversario e siamo partiti bene. Dopo la partenza ho cercato di orzare molto per allontanarmi ed evitare che cercasse di restituirmi la penalità costringendomi contro vento. Gli ho lasciato però lo spazio per mettere avanti la prua. Però poi abbiamo usato bene il vantaggio di essere alla destra del campo".

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