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Donatori di seme? Solo se dai capelli rossi

La banca del seme australiana fatica a trovare donatori dai capelli rossi e lancia un appello online pubblicando un’infografica per convincere i pel di carota a farsi avanti

Donatori di seme? Solo se dai capelli rossi

A.A.A. Cercasi donatori di seme capelli rossi: è questo l’appello di Co-ParentMatch.com, una sorta di banca del seme australiana, che è alla ricerca di uomini pel di carota da offrire alle sue clienti.

Secondo quanto si apprende dal sito, negli ultimi anni sarebbe cresciuta la richiesta di uomini dai capelli rossi, considerati come i più prestanti. Ad attirare le clienti che si rivolgono a Co-ParentMatch.com sarebbe anche la prospettiva di avere un figlio o una figlia dai tratti somatici caratteristici delle persone dalla chioma fulva: capelli rossi, carnagione lattea, occhi azzurri e lentiggini.

Tuttavia, nonostante la forte richiesta, l’offerta è insufficiente a soddisfare la domanda in quanto solamente il 2% dei donatori presenti nella banca del seme ha i capelli rossi. Se in passato erano spesso motivo di scherno, i ginger boy sono diventati oggi una merce talmente “ghiotta” e allo stesso tempo rara da spingere il sito Co-ParentMatch.com ad avviare una campagna informativa di sensibilizzazione.

In particolare, nell’infografica recentemente pubblicata online si legge: “Le nostre associate stanno cercando donatori dai capelli rossi ora! Solo il 2% dei nostri li hanno”. Oltre all’appello che suona come uno slogan pubblicitario, l’infografica illustra i metodi nonché i principali benefici tra cui anche il guadagno economico, con l’intento di convincere i pel di carota a farsi avanti e donare il proprio seme alla scienza.

Cambiano i tempi e i canoni di bellezza tradizionali: oltre a essere molto ambiti, gli uomini dai capelli rossi rossi sono considerati anche dei sex symbol. La riprova è nel calendario Redhot100 realizzato dal fotografo inglese Thomas Knights in cui posano modelli dai capelli rossi.

L’obiettivo dell’iniziativa? Sdoganare una volta per tutti gli stereotipi sui ginger boys e sostenere un’associazione impegnata nella lotta al bullismo.

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