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Quando gli uomini danno un nome al proprio pene

Gli uomini danno un nome al proprio pene? Ecco i risultati del sito LoveHoney sui suoi utenti: tanti nomi fantasiosi e alcuni molto insoliti

Quando gli uomini danno un nome al proprio pene

Esiste una vasta filmografia che ipotizza che gli uomini diano un nome al proprio pene. In "Harry a pezzi", Woody Allen consigliava al proprio figlio di inventarsene uno da grande: il bambino, nella scena, sceglieva «Dillinger». In "Come farsi lasciare in 10 giorni", invece, Kate Hudson chiamava Principessa Sofia il membro virile del fidanzato Matthew McConaughey, suscitandone l'ira e l'imbarazzo. E nei libri non accade nulla di diverso, basti pensare che in un classico dell'erotismo come "L'amante di Lady Chatterley" entrambi i protagonisti, uomo e donna, ribattezzavano i propri organi sessuali.

Ma quest'argomento è salito alla ribalta in questi giorni, da quando si è scoperto che perfino un uomo sexy come Channing Tatum ha rinominato il proprio membro: si chiama Gilbert. Così, il sito LoveHoney, che si occupa di forniture di sex toy, ha condotto una breve inchiesta tra i suoi utenti, scoprendo che ben il 60% degli uomini ha deciso di ribattezzare il proprio membro virile.

Uno dei nomi viene proprio da "Come farsi lasciare in 10 giorni" ed è «Krull il re guerriero», come la controproposta che McConaughey fa a Hudson. Nella lista dei nomi compilata da Lovehoney ci sono anche nomi piuttosto normali, per così dire, cioè comuni nomi maschili come Stanley, Edward, Terry e Gustav. Tra i nomi più insoliti invece c'è «The Gobstopper», che indica un'intraducibile caramella spaccamascella, ma anche «Atlas» ossia Atlante, che nella mitologia greca riusciva a sostenere il mondo, quindi «Grande Orso», «Pitone con un occhio solo», «Il distruttore di villaggi» e «Samuel L.

Jackson» per via dell'onnipresenza dell'attore in moltissimi film.

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