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"Il sexting fa bene, migliora la vita sessuale": i risultati dello studio

Un studio pubblicato da DrED ha dimostrato che chi pratica sexting ha una vita sessuale più soddisfacente rispetto a chi non lo fa. I più attivi sono gli uomini americani

"Il sexting fa bene, migliora la vita sessuale": i risultati dello studio

La pratica del sexting, cioè quella di scambiarsi messaggi erotici su Snpachat, WhatsApp o Facebook, fa bene: secondo uno studio di DrED rende la vita sessuale più soddisfacente.

Come scrive GqItalia, secondo i riusltati del sondaggio effettuato su un campione di oltre 2.000 persone di tutte le età, uomini e donne, statunitensi ed europei, emerge che gli uomini americani sono quelli più pratici del sexting. Li seguono le donne americane e in fanalino di coda sono gli europei. I messaggiatori hard più attivi sono i giovani tra i 18 e i 24 anni.

Anche per quel che riguarda le parti del corpo immortalate, gli uomini sono i più disinibiti: il 29% degli amercani scatta foto dei propri genitali contro il 21% degli europei. Le donne sono più timide sui genitali, ma in compenso puntano molto sul seno (55% americane, 43% europee) e il sedere (17% americane, 15& europee). La foto di nudo integrale, invece, è ancora un po’ un taboo: gli uomini si attestano al massimo al 15%, mentre le donne si nascondono dietro un 9% massimo.

Chi pratica sexting - dice lo studio - "ha una vita sessuale molto più soddisfacente, con percentuali molto interessanti". Chi pratica sexting quotidianamente, è "molto soddisfatto" del sesso al 61%. Il sexting, poi, viene praticato in percentuali più alte nelle coppie di vecchia data, a discapito delle nuove relazioni.

Ma come tutte le altre attività in rete, anche questa può avere risvolti negativi, che tendenzialmente colpiscono più donne.

Si va dai messaggi indesiderati, ai salvataggi di foto o richieste di cancellazione, fino alla pubblicazione senza permesso che.

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