Weird News

Si rifà il seno con i soldi del prestito universitario

Una donna inglese si iscrive all'università solo per ricevere l'assegno riguardante il prestito universitario. Nessuna cifra verrà investita in libri e studio, ma in chirurgia estetica, per aumentare le taglie del seno

Pixabay
Pixabay

Una soluzione davvero inconsueta quella messa in atto da Catherine Byrne per aumentare le taglie del suo seno, ovvero quella di iscriversi all'università per ottenere un prestito economico per gli studi. Ma la giovane modella, ai tempi ventiduenne, ha preferito investire il tutto nella chirugia estetica e nei ritocchi fisici, facendosi impiantare due protesi nel petto. Un modo davvero anomalo per utilizzare il prestito scolastico: la stessa Catherine ha confessato che non aveva nessuna intenzione di studiare, l'unico obiettivo erano i soldi.

Stufa del suo seno piccolo e intenzionata a diventare una modella famosa, la giovane ha seguito il consiglio di un amico, che gli aveva parlato del bonus economico che solitamente l'università elargisce per acquistare libri e affrontare le spese relative allo studio. Si era quindi iscritta alla facoltà di psicologia presso la University of East London, ricevendo subito un assegno per le spese principali.

Ma dopo la compilazione dei moduli, Catherine ha organizzato immediatamente l'intervento, ingrandendo velocemente il seno. Non paga del gesto, dopo un anno, si è ripresentata per ottenere un nuovo assegno assicurando la struttura che avrebbe ritentato con lo studio e con maggiore impegno. Anche questo secondo assegno è stato investito in ritocchi e chirurgia estetica che, come sostiene la stessa donna, le hanno donato maggiore sicurezza personale e più possibilità di lavoro.

A distanza di anni non è pentita e non vuole riconsegnare i 20.000 euro ricevuti e investiti in operazioni estetiche, anzi è certa di non aver sprecato il denaro in un'azione sciocca e inutile. È sicura di aver utilizzato i soldi nel modo giusto, ovvero migliorando il suo futuro e la sua felicità personale. Ovviamente l'università non è dello stesso avviso e, come sostiene anche il Mirror, reclama il debito che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 24.

500 euro interessi compresi.

Commenti