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Trentalance stronca 50 sfumature di grigio

Il pornodivo: "Tempo fa ho avuto una relazione con una schiava. La ricordo come un incubo"

Trentalance stronca 50 sfumature di grigio

Franco Trentalance adesso veste i panni dello scrittore (il suo thriller - Tre giorni di buio - è già in libreria). In una intervista su Libero, il pornodivo parla a 360 gradi. Su 50 sfumature di grigio ha un'idea chiara: "Ho comprato il libro per ovvia curiosità e mi sono fermato a pagina 15. Topolino è più pruriginoso, mi faceva ridere. Riguardo il film invece posso dire di averlo visto tutto e che secondo me è così pieno di banalità e stereotipi che andrebbe vietato ai maggiori di 18 anni, non ai minori. Ho troppa stima di voi donne per pensare che possa attizzarvi l’idea del principe azzurro bello, ricco e potente".

E sulla sua carriera nel porno rivela: "Una famosa artista concettuale mi ha fatto firmare un contratto che mi vincola ad avere rapporti sessuali con lei due volte al mese per cinque mesi. Il tutto viene ripreso dalle telecamere per poi far parte di un suo progetto artistico che non posso anticipare". E sul sadomaso: "Io credo che pubblicizzare le pratiche sadomaso con questa leggerezza sia pericoloso. Esiste un grosso circuito di fotoamatori in Italia, di pseudofotografi che cercano fotomodelle disposte a posare per loro. Conosco tante di queste ragazze e molte mi stanno raccontando che ora, dopo il film, questi chiedono quasi esclusivamente foto e pose sadomaso. Il problema è che i master improvvisati sono molto pericolosi. Esistono pratiche rischiose e se non si è esperti nel campo sadomaso, si può mettere a repentaglio la vita della gente. Non bisognerebbe mai fare queste partiche a domicilio con gente potenzialmente maldestra, 50 sfumature di grigio s’è dimenticato di spiegarne una fondamentale, di sfumatura".

E sulla sua esperienza personale rivela: "Tempo fa ho avuto una relazione con una schiava. La ricordo come un incubo. Il mio ruolo consisteva nel darle tutta una serie di ordini a distanza nell’arco della giornata perché lei ovviamente si eccitava nell’ubbidirmi. Cose del tipo che lei era magari in metro e io dovevo ordinarle di togliersi gli slip o di toccarsi al ristorante. Il problema è che poi era un continuo. Una specie di droga per lei. Io magari stavo facendo le mie cose e se non rispondevo subito ai suoi messaggi, mi faceva una sceneggiata rinfacciandomi che mi aveva aspettato mezz’ora con un dildo attendendo un mio ordine.

Una delle esperienze peggiori della mia vita".

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