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Wimbledon 5 giornata: Djokovic cade e si rialza, Murray di forza

Venerdì a Wimbledon e, se in campo maschile, non si registrano grandissime sorprese, con un Djokovic mezzo acciacato ma avanti, lato femminile fuori Li Na e Williams.

Il momento della caduta di Djokovic
Il momento della caduta di Djokovic

Il "day 5" di Wimbledon ha portato con sé non solo il rischio maltempo (per fortuna scongiurato) ma anche sorprese in quelli che sono stati i risultati di alcuni match.

Tra queste non c'è eliminazione di quello che fu, 13 anni fa, il più giovane numero 1 della graduatoria ATP, ovvero Lleyton Hewitt. L'Australiano, oggi 48° al Mondo e sul viale del tramonto,è uscito per mano del ventitreenne Jerzy Janowicz, un classe '90 che attualmente nella classifica ATP lo sopravanza di quasi 25 posizioni. Di sorpresa si può, invece, senza dubbio parlare in relazione all'eliminazione di Tomas Berdych, accreditato come testa di serie numero 6 in questa edizione. A far fuori il ceco con il punteggio di 7-6, 6-4, 7-6 è stato il croato Cilic.

Chi per un attimo ha dato l'impressione di dover dire addio a Wimbledon è stato Djokovic. Il match con il francese Simon si stava avviando alla conclusione pronosticata alla vigilia, ovvero un'agevole vittoria in 3 set, quando Nole è scivolato sull'erba e si è procurato una noia muscolare al braccio sinistro. Il campione è rimasto a terra alcuni minuti e alla fine ha dovuto richiedere l'intervento dei sanitari. Per sua fortuna tutto si è risolto e il match si è chiuso con la sua vittoria per 6-4, 6-2, 6-4. Il Serbo, che negli ottavi se la vedrà con Tsonga, ha ben impressionato e si è cominciata a intravedere la mano di Becker, come testimoniano le 36 discese a rete e i 27 punti ottenuti in tale modo. Tuttavia se Nole vorrà fare suo Wimbledon dovrà senza dubbio fare i conti con un Murray che pare in forma smagliante. Lo Scozzese, infatti, continua a mostrare una condizione fisica e psicologica ottimale. Ieri si è sbarazzato senza difficoltà anche di un cliente difficile come Roberto Bautista Agut. Per capire come Murray sia un serissimo pretendente alla vittoria finale, la quale sarebbe uno storico bis, basti pensare che ha fatto suo il match contro quello che secondo la classifica ATP è il 27° giocatore al Mondo con il punteggio di 6-2, 6-3, 6-2. Insomma, Nole e Nadal, (oltre a chiunque altro vuole il trono londinese) devono essere consci che Murray non ha nessuna intenzione di abdicare.

Gl esiti inattesi sono arrivati in campo femminile e sono stati talmente eclatanti che quasi non si sa da quale iniziare. Andando in ordine cronologico il primo è stato l'estromissione della Li Na. La Cinese, trionfatrice in Australia e accreditata del numero 2 nel tabellone londinese, è stata mandata a casa dalla numero 43 del Mondo, rispondente al nome di Zahlavova Strycova, la quale si è imposta per 7-6, 7-6. La ventottenne ceca si è giovata della giornata storta della cinese, autrice di 37 errori gratuiti, potendo così festeggiare la prima vittoria con una "top ten" e la prima volta ad un ottavo di finale di un slam. A sbarrarle l'ingresso nei quarti ci proverà la Wozniacki, che ha annientato per 6-3, 6-0 la promessa croata Konjuh. L'altra grande sorpresa è stato l'addio all'erba londinese di Venus Williams. L'Americana, che nel secondo set sembrava in procinto di far suo il match, si è fatta rimontare e battere dalla Kvitova. La numero 6 del Mondo ha vinto 5-7, 7-6, 7-5. Infine, ha fatto molta fatica la Halep, a cui sono stati necessari tre set per avere ragione dell'ucraina Tsurenko. Se la rumena, numero 3 del Mondo, ha faticato, lo stesso non è successo alla numero 4.

La Radwanska ha, infatti, rifilato un 6-2, 6-0 alla lusitana Larcher de Brito.

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