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Fra yacht e lidi 44 evasori nella morsa del fisco

Scoperte 44 attività in nero per un totale di 41 milioni di euro evasi. Il fisco va a caccia di evasori in vacanza: stabilimenti balneari abusivi, lavoratori in nero, yacht e club di lusso. Oltre 15mila controlli in tutto il Paese. Ecco l'Italia che evade le tasse

Fra yacht e lidi 44 evasori nella morsa del fisco

Roma - Il fisco va a caccia di evasori in vacanza. Dal primo luglio di quest’anno fino a Ferragosto, infatti, la Guardia di Finanza ha eseguito, lungo le coste italiane, oltre mille verifiche e controlli contro l’evasione fiscale e l’economia sommersa, nei confronti delle attività tipiche della stagione estiva: alberghi e affittacamere (256), ristoranti e pizzerie (237), bar e gelaterie (204), stabilimenti balneari (181), villaggi turistici (47), campeggi (26), discoteche e locali da ballo (24). Arrivando a scoprire 44 attività in nero per un totale di 41 milioni di euro evasi tra reditti non dichiarati e Iva evasa.

La stretta del Fisco La scure del Fisco si è abattuta anche sui possessori di yatch: nel complesso, le pattuglie del Corpo sul territorio hanno già effettuato 14.632 rilevamenti, nei riguardi di 959 possessori di yacht e di altri natanti di notevole valore, nonché nei confronti di 13.673 soggetti trovati alla guida di auto di lusso. Di questi sono stati selezionati quelli a più alto rischio di evasione, cioè quelli relativamente ai quali è stata riscontrata una sproporzione fra i beni posseduti e i redditi dichiarati in misura superiore a 100mila euro su cui da settembre partiranno i controlli. Inoltre la Gdf ha scoperto 315 lavoratori irregolari, tra cui 271 completamente in nero, 700mila euro di affitti in nero e ha effettuatto il sequesto di 2 milioni di prodotti falsi.

Oltre 40 evasori totali La Guardia di Finanza spiega che tra le attività ispezionate ben 44, pur operando alla luce del sole, erano evasori totali, vale a dire soggetti completamente sconosciuti al fisco, non avendo mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, per un’evasione complessiva pari a circa 36 milioni di euro di redditi non dichiarati e a circa 13 milioni di Iva evasa.

Il caso più singolare Fra i casi più singolari, quello di tre stabilimenti balneari abusivi scoperti sul litorale di Nettuno, che, oltre ad operare in evasione d’imposta, occupavano illegalmente un’area demaniale di oltre 1.800 mq, proponendo un affitto mensile di un ombrellone e lettino a prezzi assolutamente concorrenziali (70 euro) rispetto agli stabilimenti regolari, sottraendo diversi clienti a questi ultimi. Inoltre sono stati individuati 1.563 i casi di mancata emissione di scontrini o ricevute fiscali riscontrati durante i controlli sui litorali. Le verifiche ed i controlli sono stati estesi anche al riscontro della presenza di lavoratori in nero ed irregolari, che normalmente aumentano nella stagione estiva proprio nelle attività tipiche di questo periodo: 315 sono stati i lavoratori irregolari nel complesso scoperti, di cui 271 completamente in nero.

Gli affitti in nero Particolare attenzione è stata rivolta altresì al fenomeno degli affitti in nero: l’ammontare degli affitti in nero scoperti è in tutto pari a circa 700 mila euro, per lo più derivanti da locazioni stagionali o per brevi periodi. Nelle località turistiche è stato infine concentrato in questi mesi il piano straordinario di controlli avviato dalla Guardia di Finanza nello scorso maggio, volto a identificare i possessori di beni di alto valore economico, le cui risultanze vengono poi incrociate con i redditi ufficialmente dichiarati. Nel complesso, le pattuglie del Corpo sul territorio hanno già effettuato 14.632 rilevamenti, nei riguardi di 959 possessori di yacht e di altri natanti di notevole valore, nonché nei confronti di 13.673 soggetti trovati alla guida di auto di lusso. Di questi sono stati selezionati quelli a più alto rischio di evasione, cioè quelli relativamente ai quali è stata riscontrata una sproporzione fra i beni posseduti e i redditi dichiarati in misura superiore a 100mila euro; nei confronti di questi soggetti partiranno, a settembre, i primi approfondimenti ispettivi, in vista dell’inoltro di specifiche segnalazioni all’Agenzia dell’Entrate per l’applicazione del redditometro ovvero dell’avvio di verifiche fiscali nei casi di fittizie intestazioni di comodo.

Infine sono a cui sono stati sequestrati circa 2 milioni di prodotti falsi o insicuri. 

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