Stile

«You», la rivoluzione delle blogger

Ci voleva la mostra «You - The Digital Fashion Revolution», mostra allestita nel Museo della Triennale dal 7 al 13 ottobre, per riflettere ancora una volta sul ruolo dei tanto discussi fashion blogger. Il progetto di Silvia Grilli, direttore del magazine Grazia e di Chiara Ferragni, fondatrice del sito The Blonde Salad, s'inserisce in un dibattito che ancora di recente ha contrapposto giornalisti di moda a web influencer. «La recente polemica accesa da Vogue.com, che ha definito le blogger disperate, artefici della fine dello stile e le ha invitate a cambiar mestiere, non ha senso: le riviste fanno servizi fotografici aspirazionali che rispecchiano il punto di vista dei fashion director mentre le influencer interpretano la moda liberamente, a modo loro, in chiave più partecipativa» ha spiegato Silvia Grilli nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra sponsorizzata da Tiffany&Co. E ha anche raccontato che Grazia ha sempre creduto nel ruolo delle web influencer. Infatti è stato il primo magazine a dedicare anni fa una copertina a Chiara Ferragni che nel frattempo ne ha ottenute oltre 50 in tutto il mondo. Va detto che non sempre siamo di fronte a grandi talenti. Ma di sicuro, il caso della Ferragni è emblematico. Sono passati solo sette anni da quando questa ragazza si struggeva all'idea di poter assistere a una sfilata. Oggi è sempre in prima fila, collabora con i brand, ha una società che impiega 25 persone e fattura 10 milioni di euro. Il suo blog The Blonde Salad si è trasformato in una piattaforma ispirazionale con una parte editoriale e un e-commerce di articoli realizzati in esclusiva con i marchi che piacciono alla blogger italiana famosa in tutto il mondo. Non a caso ha una Barbie con le sue sembianze, una propria linea di scarpe e accessori, una vita sentimentale che interessa le cronache rosa, vedi la recente relazione con il rapper Fedez. Piacere o non piacere, i digital influencer sono entrati nella moda trasformando il mondo virtuale in qualcosa di estremamente reale. E la mostra You che coinvolge i visitatori anche attraverso l'esperienza di una Mirror Box, stanza piena di specchi in cui ognuno sperimenta la sensazione di trovarsi sul palcoscenico del web, documenta in modo interattivo le tappe di una rivoluzione partita con fotografi dello street-style come Bill Cunnigham - la sua prima immagine uscì sul The New York Times nel 1978 - per giungere ai profili di fashion influencer di oggi come Eleonora Carisi, Candela, Nicole Warne, Tina Leung, Chiara Ferragni e Gala Gonzales, protagoniste anche della copertina di Grazia di questa settimana.

LSer

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