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Zarate non imita Recoba:«Dimagrisco e faccio assist: voglio vincere»

L'argentino si è presentato un po' sopra peso.«Colpa delle vacanze a casa mia».Promette: «Qui c'è pressione da grande squadra: mi piace». La Lazio?«Ho parlato con Reja ed ho capito che era finita»

Ha promesso: farò più assist, passerò di più la palla. troppo facile: se ci riuscirà andrà all'incasso, come dice il contratto. Mauro Zarate sembra Recoba e i tifosi interisti potrebbero avere i brividi....di freddo. Nessuna dimentica il calcio bello del Chino, ma pure le follie e l'indolenza. La bilancia parla male, esattamente come parlava male dell'uruguayano che piaceva a Moratti. Ma questo è argentino, forse più furbo. «Tutta colpa delle vacanze in Argentina, si mangia bene. Ma rimedio ala svelta: una settimana e tutto sarà a posto. Smaltisco subito». Veloce e agile nel rispondere e nel cavarsi d'impaccio, come nel giocare. Svelto anche nel capire che aria tira all'Inter. Zanetti gli ha fatto scuola. «Qui mi ha colpito tutto. L'Inter è un grande club, è diverso dalle altre squadre in cui sono stato prima d'ora».
Le prime parole servono per l'approccio morbido. «Indossando la maglia dell'Inter, hai sempre la pressione di vincere e arrivare in testa alla classifica, però è una pressione che mi piace. In questo momento penso solo ad allenarmi e fare bene con la squadra».
Zarate va ad arricchire il numero dei giocatori sudamericani in maglia nerazzurra. «È bello avere tanti argentini in squadra - confessa l'attaccante - ho già parlato con tutti e mi hanno dato consigli». L'ex giocatore della Lazio spiega anche le motivazioni che l'hanno portato a lasciare la maglia biancoceleste. «Ho parlato con il mister e ho capito che dovevo andare via, avevo bisogno di sfide nuove e volevo andare via. Caratterialmente non ho mai avuto problemi importanti. L'Inter era ed è rimasta una delle mie prime scelte».
É arrivato quando se n'è andato Eto'o: «Ha fatto molto bene qui, ma l'Inter ti mette la pressione di vincere sempre qualcosa e quindi faremo bene». Poi Zarate parla delle sue caratteristiche. «Gioco in attacco e lo farò secondo le indicazioni di Gasperini. Tante volte cerco di fare la differenza con le mie giocate con i gol o con gli assist, magari cercherò di passare di più la palla. Spero di fare bene per potere realizzare anche un mio sogno, ovvero quello di giocare con la maglia della nazionale. Bisogna sempre migliorare».

Anche perchè questa potrebbe essere l'ultima occasione.

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