Cultura e Spettacoli

Zuzzurro & Gaspare: «Berlusconi aiuti il teatro»

L’inossidabile coppia Gaspare & Zuzzurro torna in scena martedì prossimo e debutta al Teatro Manzoni di Milano con la pièce di satira sociale Rumors, di Neil Simon. I due comici promettono risate a volontà ma, vista la situazione critica del teatro italiano, e approfittando del fatto che sabato si festeggia la giornata mondiale del teatro, lanciano un appello serissimo al presidente Berlusconi. «Aiuto Berlusconi - ha detto Gaspare durante la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo -; visto che siamo qua, nel suo teatro, gli chiediamo una mano perché, fra le migliaia di impegni che ha, riprenda a fare qualcosa per il teatro, sappiamo che gli piace. Le tournée delle compagnie diminuiscono, i Comuni non hanno soldi per pagarle e noi dobbiamo arrangiarci diversificando il prodotto, portando in giro tre spettacoli in una volta. Qualche pirla di ministro dirà: “Noi abbiamo fatto questo”, e intanto noi attori siamo qui con le pezze al culo». «Da domani mollo tutto e faccio l’idraulico», ha stemperato Zuzzurro con una battuta mentre il regista di Rumors, Massimo Chiesa, ha dichiarato: «Non ci viene riconosciuto lo sforzo di fare un teatro in prosa pulito e fatto bene».
Lo spettacolo Rumors rimarrà in cartellone al Manzoni di Milano sino al 2 maggio. Al centro della vicenda quattro coppie che vanno a cena dal vicesindaco di New York per festeggiare il suo anniversario di matrimonio. Il vicesindaco ha una ferita alla testa, forse un tentativo di suicidio, e gli invitati cercano di capire cosa sia successo senza far sapere nulla all’esterno (senza «rumors», come dice il titolo).
Scritta vent’anni fa in America, l’opera «rappresenta qualunque politico italiano o americano», dice Chiesa. «È la New York da bere, e pur durando oltre due ore va giù come un brodino senza che il pubblico se ne accorga», spiega Gaspare. Andrea Brambilla e Nino Formicola (questi i loro nomi) scherzano sul loro sodalizio. «Oramai ci restano da superare soltanto i Pooh e i Cetra».

Il segreto della loro longevità artistica è presto spiegato: «Nel privato ognuno si fa i fatti suoi e nessuno sa niente dell’altro».

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