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Robert Smith contro la Regina Elisabetta: "I reali inglesi? Sono degli idioti"

Il cantante dei Cure ha massacrato la monarchia britannica, dicendo che preferirebbe tagliarsi le mani piuttosto che ricevere un’onorificenza

Robert Smith contro la Regina Elisabetta: "I reali inglesi? Sono degli idioti"

Robert Smith ha una vera e propria allergia verso la monarchia britannica. Nel 2012 il cantante dei Cure ha rilasciato un’intervista al magazine francese ‘Telerama’ che in queste settimane è rispuntata sui social. Ed è diventata subito virale per il suo contenuto. In quell’occasione, il leader della celebre band new wave ha espresso con parole molto forti il proprio pensiero sulla famiglia reale.

Qualunque tipo di privilegio ereditario – ha detto Smith – è semplicemente sbagliato. Non è solo antidemocratico, è proprio intrinsecamente sbagliato”. “Quello che mi sconvolge – ha aggiunto – è che ad alcune persone, che nel corso degli anni ho ammirato, sono stati offerti dei riconoscimenti dalla Royal Family, dalla monarchia ereditaria, e loro li hanno accettati e sono diventato Lord o Sir”.

Robert Smith distrugge la Royal Family

Le onorificenze che arrivano da parte della Regina Elisabetta non piacciono a Robert Smith. Non solo: il frontman dei Cure, da poco entrati nella Rock Hall of Fame, ha spiegato quello che avrebbe fatto se mai fosse capitato anche a lui un titolo del genere. “Se mi capitasse una cosa simile, e non accadrà mai perché non me ne vorranno mai dare una, mi farei tagliare le mani prima di accettarla”, ha commentato. “Come si permettono di pensare – ha concluso Smith – di potermi dare un’onorificenza? Sono molto meglio di loro, che non hanno mai fatto niente nella vita, sono dei fottuti idioti”.

Smith non è certo il prima artista britannico a non gradire la monarchia. Quando nel 2003 la Regina Elisabetta aveva offerto il titolo di Cavaliere a David Bowie, lui aveva rifiutato dicendo: “Non ne vedo il motivo. Non è ciò per cui ho speso la mia vita”.

Atteggiamento simile a quello di John Lennon, che nel 1969 rinunciò al titolo di Baronetto “per protestare contro il coinvolgimento della Gran Bretagna nella guerra nel Biafra in Nigeria e contro il sostegno agli Stati Uniti per il Vietnam”.

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