Cronache

Il video sulla morte di Rossi. Ecco chi sono i due uomini

La procura di Siena: "Il video è già agli atti e le due persone sono state già sentite". Ecco chi sono

Il video sulla morte di Rossi. Ecco chi sono i due uomini

David Rossi, iI manager capo dell'area della Comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, è morto precipitando dalla finestra del suo ufficio nella sede della banca di Siena nel marzo del 2013. In un primo momento l'episodio è stato archiviato come un caso di suicidio. Ma emergono nuovi particolari al punto che la Procura di Siena ha già aperto da tempo un'inchiesta che per il 25 giugno prevede il test con la simulazione della caduta dalla finestra dell'ufficio. A riportare però alle cronache la morte di Rossi è la pubblicazione del video della sua caduta. Dalle immagini si nota infatti che l'uomo è ancora vivo dopo la caduta. Si muove per terra nel vicolo vicino alla sede della banca senese. Successivamente si avvicinano a Rossi due persone. Una si avvicina più dell'altra. Lo guarda, senza fretta, e poi si allontana dal corpo con tranquillità.

Ma chi sono quei due uomini?

Come scrive il Fatto, si tratta di Giancarlo Filippone e Bernardo Mingrone. Il primo (quello con piumino e berretto) è un collega del manager e amico dell’ex responsabile della comunicazione di Mps. Era stato allertato dalla moglie di Rossi, Antonella Tognazzi, che non vedeva tornare a casa il marito. L’altro uomo è Bernardo Mingrone. All’epoca era capo della vicedirezione generale finanza di Mps. La tragica sera del 6 marzo 2013 era uno dei pochi che si trovava nella sede di Rocca Salimbeni. Entrambi sono stati sentiti dai pm già nel 2013.

Il filmato "corrisponde a quello già all'epoca acquisito agli atti". È quanto sottolinea in una nota di Salvatore Vitello, procuratore della procura di Siena titolare dell'inchiesta riguardante la caduta di David Rossi. "In ordine alle persone che si avvicinarono al corpo di David Rossi - sottolinea ancora la nota della Procura di Siena - si rappresenta che già nel corso delle primissime indagini furono sentite due persone informate sui fatti che si ritenne corrispondessero ai due soggetti ripresi nel video. Gli stessi resero dichiarazioni perfettamente coincidenti con la loro presenza in loco quale emergente dalla ripresa video, e uno di questi fu colui che provvide a chiedere l'intervento del 118. Nella nota si aggiunge che "appare pertanto evidente che i due soggetti sentiti all'epoca siano coloro che erano sul luogo del fatto e che hanno chiarito le ragioni della loro presenza.

Per la definitiva conferma ed evitare ogni ulteriore illazione, nella nuova indagine in corso si è delegata la polizia giudiziaria a risentire le persone già identificate".

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