Cronache

Cantone punta il dito sugli appalti a Fiumicino

L'Anticorruzione ha aperto un fascicolo sul sindaco Pd Esterino Montino

Cantone punta il dito sugli appalti a Fiumicino

Dall’Onorevole Montino riceviamo e pubblichiamo:

Le notizie apparse in data 24 giugno 2015 sul quotidiano “il Giornale” nell’articolo a firma Stefano Vladovich, recante il titolo “Cantone punta il dito sugli appalti a Fiumicino”, sono completamente inesatte e non corrispondenti a realtà. È falso che il bando di gara della pista ciclabile adiacente alla via Coccia di Morto non sia stato pubblicato. Tale bando è stato pubblicato per ben due volte, sia sulla Gazzetta Ufficiale che sull’Albo Pretorio on line, considerato che è stata disposta una proroga. L’avviso pubblico è stato diffuso anche su altri organi di informazione e su due quotidiani: l’Avvenire e “il Giornale”, in data 21 marzo 2014 ed il 18 aprile 2014, per la proroga dei termini di presentazione delle offerte di gara. Il Comune di Fiumicino ha pubblicato on line i nominativi dei partecipanti alla gara pubblica, i coefficienti di valutazione, il nominativo del soggetto aggiudicatario, la composizione della Commissione Giudicatrice ed i criteri di valutazione adottati. Non risulta alcun approfondimento in corso da parte dell’Anac, nei confronti dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Esterino Montino, come si può verificare on line sul sito dell’Anac. Da quando l’Onorevole Montino ricopre la carica di sindaco di Fiumicino, sono stati presentati esclusivamente quattro accessi agli atti da parte di consiglieri comunali di Fiumicino, precisamente il 16 giugno 2015, il 17 giugno 2015 e due il 19 giugno 2015. Alle prime due domande, nonché ad una delle richieste presentate il 19 giugno 2015, è già stata fornita risposta, mentre per quanto riguarda l’ultima richiesta, gli Uffici preposti stanno provvedendo nei trenta giorni previsti dalla legge. L’accostamento del sindaco Montino con fatti e persone che ruotano intorno a “Mafia Capitale” non è suffragato da alcuna circostanza concreta.

Fiumicino (Roma) Mancata trasparenza amministrativa. E il Comune di Fiumicino corre subito ai ripari inserendo on-line gare e appalti pubblici «dimenticati» per anni. Un'inchiesta al vetriolo quella che il presidente dell'autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone avrebbe aperto sulla base di numerose segnalazioni sull'amministrazione targata Pd e guidata dal senatore dem Esterino Montino.

Dalle campagne di Maccarese (durante le elezioni degli anni ‘90 si definiva «bracciante agricolo») all'assessorato ai lavori pubblici per le giunte Rutelli, prima di passare a Palazzo Madama e, quindi, alla guida del comune aeroportuale. Un'amministrazione che da subito aveva puntato proprio sulla trasparenza. Tanto che la sede di via Portuense per tutti i montiniani è il «Palazzo di Vetro», sulla falsariga della sede comunale londinese. «Sulla legalità e sulla trasparenza - accusa il gruppo di opposizione - l'amministrazione Montino ha fatto il suo cavallo di battaglia. Però persino noi consiglieri facciamo fatica ad avere in mano gli atti amministrativi». Come gli appalti sulla manutenzione del verde pubblico o sulla realizzazione di piste ciclabili con il denaro della Regione Lazio.

E dopo una serie interminabile di richieste di accesso agli atti da parte di alcuni consiglieri d'opposizione, richieste che attendono ancora oggi risposta, il sindaco Montino potrebbe essere al centro delle nuove indagini di Cantone, il magistrato famoso per aver fatto condannare per mafia i casalesi Francesco Schiavone, «Sandokan» e Francesco Bidognetti, «Cicciotto e mezzanott». Non solo. Negli incartamenti dell'Anticorruzione sarebbe finita un'intercettazione di Salvatore Buzzi, il numero due di mafia capitale arrestato assieme al capo dell'holding criminale Massimo Carminati, il «nero», in cui il presidente della coop rossa avrebbe fatto riferimento proprio al sindaco di Fiumicino. «(...) Ma vacce te, vacce te» dice Buzzi a un collaboratore.

Fra i conti che non tornano al magistrato antimafia ci sarebbero due milioni di euro di cui un milione e 100mila euro volati dalla Pisana al X Municipio, ovvero dalle mani del presidente Pd arrestato, Andrea Tassone, alla coop di Buzzi tramite il capogruppo Pdl alla Regione Luca Gramazio: «Il verde deve ritornare tutto a noi... perché una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso», dice Buzzi al telefono. Ebbene, i restanti 800mila euro, circa, sarebbe finiti a Fiumicino per la realizzazione della pista ciclabile, una fettuccia che corre lungo il confine aeroportuale fra Fiumicino e Focene, parallela alla famigerata via di Coccia di Morto.

I lavori di asfaltatura sono cominciati da giorni ma del bando di gara nessuna traccia.

Commenti