Economia

Pensioni rivalutate e taglio ai contributi: cosa cambia col dl Aiuti

Nel prossimo dl Aiuti non ci sarà l'estensione del bonus da 200 euro, ma provvedimenti per l'adeguamento delle pensioni e il taglio del cuneo contributivo, oltre che sulle accise

Pensioni rivalutate e taglio ai contributi: cosa cambia col dl Aiuti

Nel corso dell'incontro con i sindacati, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ribadito la sua intenzione di tutelare imprese, lavoratori a basso reddito e pensionati. E nell'ormai prossimo decreto Aiuti da 14 miliardi saranno inclusi diversi provvedimenti in tal senso, dall'adeguamento delle pensioni al taglio del nucleo contributivo, fino alla mancata estensione del bonus da 200 euro.

Il bonus da 200 euro

Nel decreto non verrà esteso il bonus, poiché l'esecutivo ha piuttosto intenzione di portare avanti un intervento di decontribuzione. Il provvedimento da 200 euro non verrà pertanto esteso anche al mese di agosto, anche se l'assegno verrà corrisposto a tutte quelle categorie di lavoratori che non hanno ottenuto questo mese, vale a dire agricoltori, professori o professionisti del mondo dello spettacolo.

Adeguamento pensioni

Quanto alle pensioni, queste saranno adeguate in anticipo per rispondere alla forte impennata dell'inflazione. Non a gennaio, dunque, quanto piuttosto a settembre oppure a ottobre. E si parla di una rivalutazione di circa il 2%. Alcuni passaggi devono ancora essere decisi, come ad esempio la possibilità di applicare l'aumento solo alle pensioni più basse.

Il cuneo contributivo

Nel programma rientra anche il taglio del cuneo contributivo, con una riduzione dell'1% dei versamenti all'Inps per i redditi fino a 35 mila euro. Questo andrà ad aggiungersi al taglio dello 0,8% già presente e attivo fino alla fine del 2022.

Lotta al caro energia

Prorogato il taglio alle accise di benzina e diesel, che ha portato a uno sconto di 30 centesimi del prezzo alla pompa. Pare che questa forma di aiuto da parte dello Stato andrà avanti fino al 21 ottobre, ottenendo quindi una proroga di due mesi. Oltre a ciò, alle famiglie sarà garantito l'azzeramento fino a fine anno degli oneri di sistema sulla bolletta relativa all'energia, con riduzioni del 20-30%.

Estensione dei crediti di imposta, invece, per le imprese, che ora si trovano a dover fare i conti con l'aumento dei costi collegato al caro energia.

Ciò si tradurrà in uno sconto fiscale del 15% per quelle imprese che arrivano a consumare fino a 16,5 chilowattora, e del 25% quelle che impiegano maggiori quantità di energia.

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