Addio al papà dello slogan Milano da bere

Il Duomo l’alba e il taxi nel traffico, la metropolitana il punk e la Scala, la città che vive e vive anche di notte. Dissolvenza, e fine. Trenta secondi di spot, trent’anni fa. «Milano da bere». Lo dicevi allora e lo dici anche oggi. Un’idea che è diventata icona, tre parole e tanto basta a fissare gli anni ’80. Però vale sempre, e sai cosa vuol dire anche se oggi l’Amaro non centra più nulla. Non sai, forse, che a pensarle è stato Marco Mignani, creativo e pubblicitario milanese scomparso lunedì a 63 anni. Un «guru» degli slogan, famosi - e chissà se se n’è fatto un cruccio - anche più di lui.
Una prova? I «dieci piani di morbidezza», e «niente lava meglio», il the che «più buono proprio non ce n’è», le patatine che «se non ti lecchi le dita godi solo a metà», e il cioccolato «che si scioglie in bocca». Altra prova, altro slogan. Questioni politiche, questa volta.

«Forza Italia». L’idea non è male, no. Piace, a diversi milioni di cittadini. Solo, un dettaglio. «Forza Italia», Mignani, lo inventa nel 1987 per la Democrazia cristiana. Prima, come sempre. È che le buone idee, quelle, non muoiono.

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