Allarme lebbra: è il secondo caso in 10 giorni

Secondo caso di lebbra nel giro di dieci giorni. «Ma non c’è alcuna connessione tra i due pazienti - assicurano i medici - perché non sono mai entrati in contatto tra loro». Quindi la raccomandazione dalla Regione: «È inutile creare allarmismo: da noi il pericolo di contagio è pari a zero, queste persone hanno tutte contratto la malattie nei loro paesi d’origine». Partono soprattutto dall’Africa, India, Brasile, Bangladesh, Indonesia, Birmania e arrivano a Milano, quando la malattia non si è ancora manifestata perché il periodo di incubazione è molto lungo, può durare anche cinque anni.

«Durante la prima visita - racconta il professor Silvano Menni, primario di dermatologia al San Paolo - si è presentato con manifestazioni esclusivamente cutanee che ci hanno fatto subito pensare che si potesse trattare di lebbra». Da qui, la decisione di svolgere una biopsia già il giorno seguente, quindi l’attesa: «Abbiamo dovuto aspettare circa sei giorni prima che il responso dell’esame ci togliesse praticamente ogni dubbio».

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