Un’altra bomba, uccisi due alpini

A poco più di una settimana dalla strage di Nassirya, ancora un attacco contro i militari italiani in missione. Un’esplosione probabilmente causata da un ordigno ha colpito a Kabul, capitale dell'Afghanistan, un convoglio italiano formato da due veicoli con a bordo 12 alpini. L'esplosione ha ucciso due dei militari italiani ferendone altri quattro. Le vittime sono il tenente Manuel Fiorito, 27 anni, nato a Verona, del secondo reggimento alpini di Cuneo, e il maresciallo Luca Polsinelli, 28 anni, nato a Orbetello e residente a Sora, del nono reggimento alpini de L’Aquila. L'attentato è avvenuto a sud-est della capitale afghana dove il convoglio italiano - composto da due veicoli blindati leggeri Puma - era di pattuglia.

Un ordigno è esploso alle 16,20 (le 13,50 in Italia) e ha coinvolto in modo particolare il primo dei due veicoli a bordo del quale c'erano otto alpini del II reggimento di Cuneo. I servizi segreti parlano di «una pressione sul nuovo governo italiano perché ritiri i contingenti militari».

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