Un altro asilo lager, 2 maestre in cella

Schiaffi in testa, tirate di capelli, spinte e tanti insulti. Ma ci sono soprattutto diversi episodi legati a pesanti abusi psicologici sui bimbi nel quadro accusatorio che venerdì sera ha fatto finire agli arresti domiciliari due maestre dell’asilo nido comunale «Mazzanti» di Conselice, comune del Ravennate con poco meno di 10 mila abitanti. Si tratta di una quarantottenne e di una quarantunenne, entrambe della zona ed ex dipendenti della cooperativa sociale «Zerocento» che proprio in ragione dell’indagine avviata dalla Procura di Ravenna le aveva subito sospese in via cautelativa, provvedimento che il 22 dicembre scorso si era poi chiuso con il licenziamento.
«Quell’asilo lo abbiamo fondato negli anni ’70: è il nostro fiore all’occhiello - ha detto il sindaco di Conselice Maurizio Filipucci con tono evidentemente rammaricato -.

Nessun racconto di insegnante, bambino o genitore ci aveva mai fatto pensare che là dentro potessero accadere cose spiacevoli ai bimbi». Così almeno fino all’inizio del novembre scorso quando proprio da un esposto del primo cittadino era scattata l’indagine dei carabinieri della Compagnia di Lugo.

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