Nel marzo 1959 Federico Fellini iniziava a girare un film che sarebbe diventato sinonimo di Italianità, di un mondo che correva ad affollare Roma, culla di un modo nuovo di vivere la vita quando il ricordo della seconda guerra mondiale era vivo in tutti. Il film era La dolce vita e venne presentato a Milano nel febbraio 1960, mezzo secolo fa, e fu scandalo. Oggi tutti ricordano la scena di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi e magari nemmeno sanno che paparazzo divenne una parola comune per indicare un fotografo scandalistico, proprio sullonda del successo della pellicola. Finita da tempo lautentica Dolce Vita di Via Veneto e dintorni magici, ridotto quel che resta a opache trappole per turisti, grazie al compleanno del film cè chi lo celebra riproponendo la cucina di allora. È il caso di Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore a Senigallia) e di Scholtès, scholtes.com.
Il cuoco marchigiano ha preparato un menu ispirandosi alla Dolce Vita, ad esempio la pasta al salmone: «Mi sono ispirato alla semplicità degli ingredienti con lintento di nobilitarli, attraverso le tecnologie davanguardia come induzione e cottura sottovuoto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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