Ammesse tangenti per 1,3 miliardi di euro

da Milano

Siemens ha chiuso l’esercizio fiscale 2006-2007 con un forte progresso dell’utile netto, +27% a 4,038 miliardi di euro. Ma l’immagine del conglomerato tedesco continua a risultare offuscata dallo scandalo per sospette mazzette, che si trascina da mesi con inchieste in Germania e ramificazioni in Italia, Svizzera e Grecia e su cui il gruppo ha ammesso che l’ammontare delle cifre sospette risulta ora pari a 1,3 miliardi di euro, contro i 449 precedentemente indicati. I pagamenti in questione, secondo quanto è emerso, sarebbero stati fatti all’estero. All’inizio del mese scorso il Tribunale di Monaco di Baviera ha imposto al Siemens una mega-multa da 201 milioni di euro. Il gruppo è già stato costretto a pagare tasse arretrate per 179 milioni di euro e secondo alcune stime potrebbe trovarsi a dover sborsare altri 339 milioni di euro a fronte degli illeciti emersi, oltre naturalmente a possibili ulteriori cospicue multe.

Ma la riorganizzazione interna voluta dal neo amministratore delegato Peter Loescher da buoni frutti e anche la filiale italiana ha chiuso con ricavi in crescita del 13% a 2,9 miliardi di euro. In Borsa rialzo record dell’8,2%.

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