Appello del Papa «Unire le forze Il martirio va fermato»

Ieri Papa Benedetto XVI in occasione della festa di Santo Stefano, primo martire, ha parlato ai quarantamila fedeli convenuti in piazza San Pietro delle persecuzioni che i cristiani subiscono anche oggi nel mondo e ha lanciato un appello «affinché, con il concorso delle varie componenti sociali, si ritrovino sicurezza e serenità». Benedetto XVI, che ha espresso «profonda tristezza» per «la notizia degli attentati che, anche quest’anno nel giorno della Nascita di Gesù, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese» della Nigeria, ha ricordato il significato della memoria di Santo Stefano: «La memoria del martirio ci rende consapevoli che anche oggi, in diverse parti del mondo, i nostri fratelli cristiani danno testimonianza della fede tra le persecuzioni». Il Pontefice ha allora ricordato il Vangelo di Matteo: «Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato».

Benedetto XVI ha poi sottolineato che «nei tempi di maggiore persecuzione, l’elogio dei martiri rinfranca il faticoso cammino dei fedeli e incoraggia chi è in cerca della verità». Anche se, ha ammonito il capo della Chiesa cattolica mondiale, «la vera imitazione di Cristo è l’amore, che alcuni scrittori cristiani hanno definito il “martirio segreto”».

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